“Ce l’abbiamo fatta Giovà”. L’autore del biglietto sulla tomba di Falcone: “Tanti messaggi d’ammirazione”
"Ce l'abbiamo fatta, Giovà… Dopo 30 anni!!!". Ha fatto il giro dei social il messaggio scritto a mano, con una penna rossa, su un biglietto lasciato sulla tomba di Giovanni Falcone, nel Pantheon di Palermo, nella chiesa San Domenico il giorno dell'arresto del boss Matteo Messina Denaro.
Nessuna firma sul messaggio diventato poi virale anche grazie alla pubblicazione sulla pagina Facebook ‘Fondazione Falcone'. E alla fine anche l'autore, Gabriel Caccamisi, 22 anni, si è accorto dell'impatto social del suo scritto. "Mentre scorrevo la bacheca di Facebook ieri (martedì 17, ndr) ho visto che una mia amica l'aveva condiviso, poi la sera mi ha contattato mio fratello e mi ha mandato il post di Repubblica che aveva ripreso il mio biglietto" ha raccontato il giovane a Fanpage.it.
"Da lì poi mi hanno scritto tanti miei amici: ‘Io l'ho visto sul Tg5, io l'ho visto sul Corriere della Sera, sull'Ansa. È stato bellissimo anche perché mi hanno mandato tanti messaggi di ammirazione".
Ciò che ha colpito la coscienza di tanti palermitani (e non solo) è il "tono confidenziale" e "sintetico" usato da Gabriele in quel messaggio, secondo lo stesso autore del biglietto. "Molte persone sono rimaste colpite dal fatto che, nonostante io non abbia vissuto le stragi di Mafia, ho comunque sentito così a cuore l'arresto del boss latitante" spiega ancora.
"Ho voluto scriverlo con un pennarello rosso proprio perché risaltasse" ammette ancora il 22enne. "Il fatto che Messina Denaro sia stato catturato in centro a Palermo, mi fa capire come il problema della Mafia sia ancora vivo. Il suo arresto è un enorme passo indietro, ma di strada ce n'è ancora da fare" conclude Gabriele, che poi fa i complimenti allo Stato e all'Arma dei carabinieri: "Hanno lottato e voluto fortemente questa cattura".