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Conclave, elezione del nuovo Papa

C’è davvero stata una donna a capo della chiesa cattolica? La storia della papessa Giovanna

Mentre si attende l’inizio del Conclave, tra i racconti più curiosi legati alle sorti vaticane spicca la leggenda della Papessa Giovanna: una donna che, secondo cronisti medievali, avrebbe ingannato la Curia romana e guidato per breve tempo la Chiesa sotto mentite spoglie. Tra storia e mito, il racconto di un pontificato impossibile ma che continua ad affascinare l’immaginario collettivo.
A cura di Niccolò De Rosa
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Con l’imminente inizio del Conclave, occhi e speranze del mondo cattolico si concentrano sulla Cappella Sistina, dove i cardinali elettori si riuniranno perscegliere il nuovo Pontefice. Come prevede la tradizione, sarà con ogni probabilità uno di loro a indossare la bianca talare. Ma, almeno in teoria, potrebbe essere qualunque uomo battezzato, celibe e con meno di ottant’anni. Secondo una delle leggende più controverse della storia della Chiesa però, ci fu una volta in cui uno di questi criteri venne clamorosamente infranto. Si dice infatti che nell’Alto Medioevo una donna sarebbe riuscita a salire al soglio di Pietro, ingannando la Curia romana e guidando per breve tempo la cristianità sotto il nome di Giovanni VIII, ma che dopo la scoperta del suo segreto passò alla Storia come la Papessa Giovanna.

La leggenda di Giovanna

La storia dell’unica donna riuscita a prendere in mano le redini della Santa Sede è ammantata dal mistero. Secondo i cronisti che contribuirono a diffondere la leggenda, il suo pontificato sarebbe durato circa due anni, tra l’855 e l’857 dopo Cristo.

Giovanna era una nobildonna inglese, ma nata a Magonza, nella prima metà del IX secolo. Innamoratasi di un monaco benedettino che seguì in giro per l’Europa, Giovanna cominciò a frequentare gli ambienti ecclesiastici fingendosi un uomo, indossando sempre abiti che nascondevano le sue forme e tagliandosi i capelli. In quegli anni, la Chiesa Romana non aveva ancora raggiunto quel livello di forza e autorevolezza che l’avrebbe contraddistinta nei secoli a venire, e poiché l’elezione del Papa veniva spesso condizionata da trame e macchinazioni politiche (lo stesso Papa Leone III che qualche decennio prima aveva consacrato Carlo Magno imperatore aveva dovuto farsi proteggere dal re dei Franchi per mantenere la carica), alla morte di Papa Leone IV Giovanna riuscì a farsi eleggere in Conclave attraverso regalie e accordi con la nobiltà locale.

Miniatura del XV secolo che ritrae la Papessa Giovanna.
Miniatura del XV secolo che ritrae la Papessa Giovanna.

Indossate le insegne papali con il nome di Johannes VIII Anglicus – traducibile più o meno come Giovanni VIII "l’inglese" – Giovanna condusse uno stile di vita decisamente poco casto e castigato, non certo una novità per i preti e i chierici dell’epoca, e finì per rimanere incinta. Così, durante una processione solenne tenutasi proprio durante il periodo pasquale, la Papessa venne colta da dolori lancinanti mentre sedeva su una portantina che stava sfilando lungo le vie della Città Eterna e partorì in mezzo alla folla. A quel punto, svelato l’inganno, secondo alcuni morì linciata dalla gente imbestialita, secondo altri invece perì in seguito alle fatiche del travaglio.

Ad ogni modo lo scandalo fu enorme e il suo successore, Benedetto III, fece in modo di cancellare ogni traccia di quel misfatto alterando le date dell’elezione del suo pontificato, motivo per cui, sfogliando la lista ufficiale dei Papi di Santa Romana Chiesa, il nome di Giovanna o Giovanni VIII non compare in alcuna cronologia. Solo una ventina di anni più tardi fu eletto un altro Giovanni VIII, ma ben più ordinario e decisamente meno chiacchierato.

La verità tra storia e leggenda

La vicenda della Papessa è stata raccontata da decine e decine di storici e cronisti di fama, come il domenicano boemo Martino Polono, che però scrisse più di 400 anni dopo i presunti fatti. Lo stesso Boccaccio dedicò alla figura di Giovanna un capitolo della sua opera De mulieribus claris ("Le donne celebri") descrivendola come colei che "di nome paresse uomo, nondimeno di sesso fu femmina".

Giovanna interpretata dall'attrice Liv Ullmann nel film "La papessa Giovanna" del 1972
Giovanna interpretata dall'attrice Liv Ullmann nel film "La papessa Giovanna" del 1972

La storia della Papessa tornò prepotentemente di moda nel periodo della protesta di Lutero e della Controriforma come prova dell’ancestrale corruzione della Chiesa cattolica, tuttavia oggi gli storici sono orientati a ritenere quello di Giovanna come un mito alimentato dalla fantasia dei cronisti medievali, tutt’altro che rigorosi quando si trattava di distinguere tra i fatti accertati e le dicerie curiose da raccontare ma non supportate da prove concrete.

Il significato della Papessa nell'immaginario collettivo

Nonostante Giovanna probabilmente non sia mai esistita, la sua storia ha continuato ad affascinare i posteri. Secondo alcuni, fu proprio a causa dell’inganno di Giovanna che i Papi iniziarono a essere issati su uno speciale trono mobile – la sedia gestatoria – non solo per mostrarli con più facilità ai fedeli, ma anche per permettere ai prelati sottostanti di verificare il sesso del Pontefice. Non solo: per gli amanti dei tarocchi può essere interessante sapere che la carta della Papessa, simbolo di saggezza e conoscenza, fu molto probabilmente ispirata proprio alla figura di Giovanna. In tempi più recenti, invece, la donna capace d’ingannare l’intera Chiesa è stata protagonista di ben due film, La papessa Giovanna” del 1972, diretto da Michael Anderson, e La papessa diretto da Sönke Wortmann nel 2009.

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