Catturata in Trentino l’orsa JJ4 che ha ucciso il runner Andrea Papi
Durante la notte l'orsa JJ4 è stata catturata. Il plantigrado era ricercato dopo l'attacco ad Andrea Papi, runner di 26 anni, morto mentre si allenava, come faceva abitualmente, nei boschi sopra Caldes, nella Val di Sole. L'orsa è stata trasferita al Centro di recupero fauna alpina del Casteller, dove già si trova M49.
Come è stata catturata l'orsa JJ4
Come ha fatto sapere il presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti, nel corso di una conferenza stampa, nella tarda serata di ieri il corpo forestale ha catturato JJ4 con le modalità della gabbia tubo: "Questo dimostra che quando c’è la possibilità di catturare gli animali pericolosi le nostre strutture sono in grado di farlo in tempi celeri. I principali attori istituzionali sono stati avvistati", ha detto Fugatti. La sua presenza era stata segnalata nella selva sopra i paesi di Carciato e Dimaro, verso la località Folgarida, in direzione Madonna di Campiglio, a quota 1400 metri.
Raffaele De Col, dirigente generale di dipartimento Dipartimento protezione civile, foreste e fauna, ha aggiunto che "JJ4 è un’orsa pericolosa, che in questi giorni ha dato segni di forte aggressività sulle fototrappole e la sicurezza dei nostri osservatori è stato uno degli elementi fondamentali. La cattura non è stata semplice a causa della presenza dei tre cuccioli, al secondo anno di vita, del peso di circa 35-45 kg, che sono in fase di svezzamento. Sono stati catturati anche due cuccioli che poi sono stati rilasciati. L’orsa è stata sedata con la squadra cattura ed è stata trasportata a Trento nel Casteller dove è presente anche M49. Al momento c’è un’attenta sorveglianza perché l’aggressività dell’animale è molto alta".
De Col ha concluso il suo intervento affermando che "il lavoro fatto ora rasserena l'area coinvolta, ovvero il monte Peller. Gli altri orsi problematici sono localizzati in zone differenti. Ci concentreremo così sugli altri due esemplari: MJ5, per il quale c'è già parere favorevole di Ispra (tre quintali di peso, può fare anche 30 chilometri al giorno) e M62, per il quale chiederemo ad Ispra l'abbattimento".
La richiesta di abbattimento e il commento di Lav
Proprio il governatore Fugatti, che nei giorni scorsi aveva firmato una ordinanza di abbattimento dell'orsa, poi sospesa dal Tar, aveva dichiarato, intervenendo alla trasmissione Zona Bianca su Rete 4 che "il problema non è JJ4, ma è che di fronte alla morte di un ragazzo siamo qui che parliamo di un orso invece che di una vita umana. Il mio compito è quello di garantire la sicurezza della comunità trentina".
Il presidente della Provincia oggi ha ribadito che "abbiamo consegnato ieri al Tar tutta la documentazione richiesta nel decreto. Vale per noi ancora l'auspicio che il Tar possa anticipare la propria decisione rispetto all'11 maggio, perché per parte nostra procederemo all'abbattimento, come da ordinanza da me firmata".
Contro l'uccisione dell'animale si è mossa la Lav. Massimo Vitturi, responsabile Area Animali Selvatici della Lega Anti Vivisezione, ha detto a Fanpage.it commentando la notizia della cattura di JJ4 che "ora non serve più abbatterla. Penseremo noi a trasferirla all'estero. Ma chiediamo di vedere le condizioni di detenzione dell'animale mentre è al Casteller: lì trovarono gli orsi sottoposti a massicce dosi di psicofarmaci".
Come è morto il runner Andrea Papi
Stando a quanto ricostruito finora, grazie anche ai risultati dell'autopsia effettuata sul corpo del giovane runner, Andrea Papi era ancora vivo quando è stato aggredito dall'orsa JJ4 che, a 17 anni, è una degli esemplari che Fugatti aveva già indicato come problematici e quindi da abbattere. La conferma dell'identità del plantigrado, nato proprio in Trentino da due esemplari provenienti dalla Slovenia, Joze e Jurka, è arrivata dalla Procura di Trento in base ai risultati delle analisi genetiche.
Già nell’estate del 2020 l’orsa si era fatta conoscere nella Regione autonoma per aver aggredito due uomini, padre e figlio che stavano facendo una escursione sul monte Peller. Anche allora l'amministrazione provinciale ne aveva richiesto l’abbattimento e sul caso si era aperto un duro confronto con l'allora ministro dell'Ambiente Costa. L'ordinanza di cattura venne annullata dal Tar.