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Catello Maresca: «Minacciato di morte il giorno del mio compleanno, scriverò la mia agenda rossa»

Parla il giudice antimafia Catello Maresca, l’uomo che ha permesso l’arresto di Michele Zagaria – boss del clan dei Casalesi: «La camorra mi vuole uccidere, io scriverò un’Agenda Rossa come quella di Borsellino».
A cura di Alessio Viscardi
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catello maresca dda napoli

Ha festeggiato i suoi quarant'anni con l'ennesima minaccia di morte da parte della camorra. Catello Maresca è uno dei magistrati le cui indagini hanno condotto alla cattura del superlatitante del clan dei Casalesi, Michele Zagaria. Oggi, a sentire l'isolamento istituzionale e l'attaccato incrociato contro la magistratura, gli viene da dire: «Ho pensato di comprare un quaderno per scrivere ogni giorno quello che vedo, quello che so: le complicità, i tradimenti, i sacrifici di tanti onesti. Mi è venuta voglia di scrivere un'agenda rossa, come quella di Borsellino».

L'occasione è la tavola rotonda organizzata dal movimento delle Agende Rosse della Campania con Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso dalla mafia con un quintale di tritolo in via D'Amelio esattamente vent'anni fa. Dura la denuncia dei giudici: mancano i fondi per gli straordnari degli agenti di scorta e dei cancellieri, gli imprenditori collusi pagano i camorristi per uccidere i giudici, interi settori dell'economia sono in mano alla camorra.

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