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Catania, tre agenti di polizia penitenziaria muoiono in un incidente stradale

Giuseppe Spampinato, 49 anni, e Gianluca Barbanti, 38 anni, sono morti sul luogo dell’incidente. Il collega Piero Tatoli, 48 anni, è invece deceduto all’ospedale Cannizzaro di Catania.
A cura di Davide Falcioni
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Tre agenti di polizia penitenziaria sono morti nel pomeriggio di ieri in uno scontro tra due auto sulla strada statale 385 fra Palagonia e Mineo, nel Catanese. Le prime due vittime, Giuseppe Spampinato, 49 anni, Gianluca Barbanti, 38 anni, sono morte sul luogo dell'incidente. Il collega, Piero Tatoli, 48 anni, è invece deceduto al Cannizzaro di Catania, dove era stato trasportato con un elicottero del 118.

Barbanti, 38 anni, era sposato e padre di un figlio, con un secondogenito in arrivo. Anche Spampinato, 49 anni, aveva una moglie ed era padre di un bambino; amante dei cani, il suo hobby era un allevamento amatoriale di pastori tedeschi. Anche Tatoli, 48 anni, era sposato e padre di un figlio. Piero era un appassionato di ippica, sui suoi profili social molte foto in sella ad esemplari di cavalli da sfilata.

I tre poliziotti viaggiavano a bordo di una Peugeot 208 guidata da Piero Tatoli. Dai primi rilievi sembrerebbe che la loro auto stesse procedendo su un rettilineo quando si sarebbe scontrata con una Lancia Delta che proveniva dalla direzione opposta. L’urto è stato violentissimo e anche un 23enne è rimasto ferito. Per i rilievi e le indagini sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Palagonia. In segno di lutto il sindaco di Mineo, Giuseppe Mistretta, ha sospeso tutte le manifestazioni esterne legate ai festeggiamenti per il patrono.

"Siamo sconvolti. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno e ha gelato tutti", ha dichiarato il segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe), Donato Capece. "Una tragedia immane: dai primi rilievi, sembrerebbe che la loro auto stesse procedendo su un rettilineo quando una Lancia Delta ha invaso la loro corsia a velocità sostenuta", ha riferito. "Tutto porta a pensare a un sorpasso azzardato o una distrazione da parte dell'altro conducente". "Alle loro famiglie, ai loro amici e colleghi di Catania Piazza Lanza va il profondo cordoglio del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: ci uniamo al dolore dei familiari delle vittime, offrendo loro tutto il nostro affetto e sostegno in questo momento cosi' doloroso", ha concluso il numero uno del Sappe.

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