Catania, duplice omicidio in una villa: lei gettata dal balcone, lui sgozzato
Una coppia di settantenni è stata trovata morta in una villetta a Palagonia, in provincia di Catania. A scoprire i due cadaveri sono stati i carabinieri in seguito ai controlli sul ritrovamento di un telefono cellulare rubato. Gli investigatori stanno vagliando la posizione di un extracomunitario. Da chiarire la dinamica esatta del duplice omicidio: lui è stato sgozzato, lei è stata lanciata dal balcone, mentre il movente sarebbe una rapina. Controlli sono in corso su un immigrato che era stato fermato dalla polizia di Stato al Cara di Mineo.
La polizia ha avviato le indagini sul duplice omicidio di Palagonia: ci sarebbe già un sospettato, si tratta di un uomo originario della Costa D'Avorio ospite del Cara di Mineo rovato in possesso di un borsone con un tlefono cellulare, un computer e una telecamera. Una pattuglia di carabinieri si è recata a casa del proprietario del telefonino a Palagonia per accertamenti ed ha fatto la tragica scoperta. L'uomo è al momento accusato della ricettazione del materiale rubato, ma accertamenti sono in corso: non è naturalmente scontato che sia stato lui a uccidere la coppia di settantenni per impossessarsi di pochi oggetti.
A Palagonia sono arrivati investigatori della squadra mobile della Questura di Catania e del commissariato della Polizia di Stato di Caltagirone per le indagini del caso. L’inchiesta per il duplice omicidio è coordinata dal procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera. All'interno del Cara di Mineo vengono effettuati controlli con cadenza quasi quotidiana nei confronti degli ospiti.
Il Cara di Mineo è un Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo inaugurato nel 2011 dall'allora ministro degli Interni Roberto Maroni per concentrare tutti i richiedenti asilo sparsi sul territorio nazionale. In questi anni è stato più volte al centro di polemiche per le precarie condizioni igienico sanitarie in cui vengono ospitati gli immigrati.