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Catania, attivisti di Ultima Generazione si incollano alla Fontana dell’Elefante: “Rischio estinzione”

Gli attivisti di Ultima Generazione si sono incollati alla Fontana dell’Elefante di Catania. “Anche noi come gli elefanti a rischio estinzione”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Gli attivisti di Ultima Generazione si sono incollati al basamento della Fontana dell'Elefante a Catania in segno di protesta per la campagna "non paghiamo il fossile. Gli attivisti hanno precisato di aver utilizzato una colla rimovibile che non danneggerà la superficie del monumento. La protesta è avvenuta davanti a centinaia di turisti e diverse scolaresche in gita che si sono fermate per assistere.

I cinque attivisti in piazza avevano con loro due striscioni con su scritto "Non paghiamo il fossile" per richiedere l'interruzione del fornimento di sussidi pubblici per i combustibili non rinnovabili. "Migliaia di anni fa – sottolineano da Ultima generazione – gli elefanti nani che vivevano in Sicilia si sono estinti. Oggi noi umani rischiamo di fare la stessa fine. Se non affrontiamo seriamente la crisi climatica, piazza Duomo verrà sommersa da due metri d'acqua entro la fine del secolo".

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La scelta del monumento, spiegano gli attivisti, non è casuale. "Il mese scorso in Sicilia abbiamo avuto un uragano mediterraneo, l'ennesimo evento estremo che sta mettendo in ginocchio questo territorio insieme a incendi e temperature estive infernali. La gravità della situazione richiede interventi urgenti e radicali da parte delle istituzioni, come l'interruzione dei finanziamenti pubblici ai combustibili fossili".

"L'acqua è sempre stata una risorsa preziosa e un bene comune, oggi è un problema, oltre che pericolo e minaccia. Il piccolo elefante in pietra lavica sulla sommità della fontana, visto dalla prospettiva dei nostri tempi, sembra cercare di mettersi in salvo dalle conseguenze certe della catastrofe climatica che si sta manifestando nella nostra Regione con periodi di grave siccità (luglio 2022) e fenomeni alluvionali (come quello che tra il 9 e il 10 febbraio scorso ha provocato danni pesantissimi alla città di Catania). Se non vi sarà una radicale inversione di rotta, difficilmente riusciremo a salvarci".

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Le richieste sui combustibili fossili

Gli attivisti di Ultima Generazione chiedono quindi l'interruzione di tutti i sussidi pubblici ai combustibili fossili. "Circa 41 miliardi di euro in Italia solo nel 2021 – spiegano -. Questi soldi vanno reinvestiti per sostenere le fasce deboli della popolazione nella transizione energetica e per creare nuovi posti di lavoro nella produzione di energia pulita e rinnovabile. Da dirottare anche le faraoniche risorse per la costruzione del "mitico" Ponte sullo Stretto di Messina (in un territorio ad elevatissimo rischio sismico) per lo sviluppo di una rete ferroviaria moderna, qui dove i treni vanno su sistemi a trazione diesel, a singolo binario e scartamento ridotto".

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