video suggerito
video suggerito

Catania, 15enne parente di un boss a capo della gang incubo di una discoteca: 7 arresti

Smantellata la gang che da febbraio a giugno ha terrorizzato una gang sul porto di Catania. Capeggiato da un 15enne legato al gruppo mafioso dei Nizza, avrebbe spadroneggiato all’interno del locale minacciando e picchiando avventori, barman e buttafuori così da estorcere entrate e consumazioni gratuite.
A cura di Biagio Chiariello
21 CONDIVISIONI
Immagine

C'era un 15enne, parente stretto di un boss mafioso, a capo della gang che avrebbe spadroneggiato in una discoteca di Catania ingaggiando risse per creare disordini, minacciando e picchiando baristi e buttafuori per estorcere entrate e consumazioni gratuite, terrorizzando i clienti e causando in un'occasione l’interruzione di una festa privata.

Per questo motivo sette persone, tra cui lo stesso adolescente, sono stati raggiunti da un provvedimento di custodia cautelare spiccato dai Giudici del Tribunale ordinario e per i minorenni di Catania ed eseguita dai carabinieri del comando provinciale di Catania: cinque di loro sono finiti in carcere, uno agli arresti domiciliari, mentre per il il 15enne è stata decisa la custodia in un istituto penitenziario.

Le accuse vanno dall'estorsione alle lesioni personali commesse con l‘uso di armi, nonché violenza privata, con l'aggravante del metodo mafioso. Questi i risultati dall’operazione “Dazio” dei Carabinieri del Comando provinciale col supporto dei reparti specializzati.

Le indagini sono state portate avanti da febbraio a giugno 2023. Questo il periodo durante il quale il gruppo criminale avrebbe attuato le proprie violenze e minacce nei confronti del titolare e dipendenti di un locale che si trova al porto di Catania. Alla guida, come detto, c'era un ragazzino di 15 anni, stretto congiunto di uno dei responsabili del gruppo Nizza, attualmente detenuto al 41bis e appartenente alla “famiglia” Santapaola-Ercolano di Cosa nostra.

Particolarmente significativo, spiegano gli inquirenti, l'episodio durante il quale i balordi, ostentando la disponibilità di pistole, avrebbero massacrato di botte due ragazzi. Uno di loro, dopo essere stata accerchiato dal branco, sarebbe stata colpito alla testa con il calcio dell'arma e poi preso a calci e pugni dai componenti della gang, che non si sarebbe fermato neanche davanti alle ferite sanguinanti.

21 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views