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Matteo Messina Denaro

Castelvetrano festeggia la liberazione da Messina Denaro: “Quarto Savona 15 prova vittoria dello Stato”

La città di Castelvetrano ha celebrato la festa della Liberazione all’insegna dell’antimafia. Scoperta la teca contenente i resti della Quarto Savona 15. Tina Montinaro: “Questa teca è la dimostrazione che lo Stato vince sempre”
A cura di Roberto Marrone
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Una festa della Liberazione particolare quella che si è svolta questa mattina a Castelvetrano, piccolo comune in provincia di Trapani in Sicilia, città natale del boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro. Oltre a celebrare il 78esimo anniversario della liberazione dell'Italia dai nazisti, gli abitanti hanno festeggiato la liberazione della città da Messina Denaro, arrestato a Palermo lo scorso 16 gennaio 2023 dopo trent'anni di latitanza.

Per l'evento è arrivata in città la teca contenente i resti della Quarto Savona 15, l'auto di scorta del giudice Giovanni Falcone andata distrutta durante la Strage di Capaci, l'attentato del 23 maggio 1992. A bordo della vettura viaggiavano gli agenti Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani che persero la vita sul colpo.

Da allora Tina Montinaro, vedova di uno degli agenti coinvolti, in collaborazione con la Polizia di Stato porta in giro per il Paese i rottami dell'auto per far conoscere visivamente la crudeltà che ha caratterizzato il periodo stragista e mafioso.

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“Il valore di questa teca a Castelvetrano è quello di far capire che Matteo Messina Denaro è un criminale che ha distrutto l'intero paese – ha dichiarato ai microfoni di Fanpage.it la stessa Montinaro – Oggi a Castelvetrano festeggiamo la liberazione da questo boss. La mafia non può avere un volto buono e la dimostrazione è la Quarto Savona 15. I nazisti scioglievano le persone nei forni crematori, i mafiosi nell'acido e per me è la stessa cosa.”

In alcuni documenti della Procura inerenti le indagini sulla latitanza del boss stragista, si evince come alcuni agenti delle forze dell'ordine potrebbero essere stati complici di Messina Denaro, riferendogli dettagli su alcune importanti operazioni d'indagine. Su questo argomento è molto ferma Tina Montinaro: “Chi è colpevole deve pagare, indipendentemente dalla divisa che indossa e se ne indossa una, perché noi cerchiamo la verità da qualsiasi parte questa possa arrivare”.

Nella piazza di Castelvetrano si percepiva una forte volontà di riscatto da parte dei tanti cittadini giunti per l'iniziativa ed è anche questo, secondo Montinaro, dimostra che lo Stato vince sempre.

Alla cerimonia, oltre a tutti i sindaci della provincia, alle autorità militari, quelle civili e alle numerose istituzioni regionali, era presente anche il ministro degli Interni Matteo Piantedosi che ha voluto rivolgere un messaggio ai cittadini. “Le democrazie si fondano sulla libertà e un territorio in mano alla mafia non è libero – ha sottolineato -. Una volta per tutte si sgomberi il campo dall'odiosa narrazione che vede la mafia come portatrice di lavoro e di ricchezza. La vera natura della mafia è sottomissione, prevaricazione e violenza come in tutti i regimi.”

Il ministro ha quindi chiesto ai presenti di stare sempre dalla parte della giustizia. La teca contenente i resti della Quarto Savona 15 resterà nella piazza centrale di Castelvetrano fino al 27 aprile. Qui ogni giorno, come già preannunciato oggi, andranno in visita numerose scolaresche della provincia di Trapani.

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