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Castelmagno, autopsia sul corpo di Marco, il conducente della jeep: è morto sul colpo

È stata eseguita stamattina l’autopsia sul corpo di Marco Appendino, il ragazzo di 24 anni alla guida del Defender che si è ribaltato lungo i tornanti che portano verso il Monte Crocetta a Castelmagno. Stando alle prime indiscrezioni il giovane sarebbe morto sul colpo a causa del violentissimo trauma cranico riportato.
A cura di Davide Falcioni
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È stata svolta questa mattina l’autopsia sul corpo di Marco Appendino, il ragazzo di 24 anni alla guida del Defender che si è ribaltato lungo i tornanti che portano verso il Monte Crocetta a Castelmagno. Stando alle prime indiscrezioni il giovane sarebbe morto sul colpo a causa del violentissimo trauma cranico riportato. Il referto integrale dell'esame autoptico – affidato ai medici Mario Abrate, incaricato dalla Procura, e Federico Quaranta, perito di parte per conto della famiglia – verrà depositato entro 90 giorni. Secondo Anna e Chiara, le due ragazze sopravvissute, il Defender stava scendendo "molto lentamente", quando all’altezza di una curva a sinistra "non ha girato e siamo finiti giù".

Per gli inquirenti non ci sarebbero dubbi sulla dinamica dell’incidente anche se resta da stabilire che cosa sia accaduto. Quasi sicuramente nemmeno il 24enne, così come gli amici ancora ricoverati in ospedale, aveva fatto uso di bevande alcoliche o sostanze stupefacenti. Mentre le indagini continuano è arrivato anche il nullaosta per i funerali di Marco Appendino. Si svolgeranno martedì 18 agosto, alle 16, nella parrocchiale di San Giovanni a Savigliano dove lunedì, alle 19, si terrà la recita del rosario.

Proseguono quindi le indagini per fare piena luce sulle cause dell'incidente. "Quella strada di montagna era ben conosciuta dal conducente, che l'aveva percorsa tante altre volte", ha dichiarato all'Ansa il procuratore aggiunto di Cuneo, Gabriella Viglione, che ha affidato l'inchiesta al sostituto procuratore Alberto Braghin. La Procura di Cuneo ha anche disposto una perizia sul fuoristrada, anche se pare fosse in ottime condizioni, per stabilire se ci sia stato un guasto allo sterzo o all'impianto frenante. Sembrano invece escluse responsabilità a carico dell'amministrazione comunale di Castelmagno in merito alla manutenzione della strada, poco più di una mulattiera sterrata che si arrampica sulle montagne in mezzo ai prati. "Una ipotesi remota – conclude la dottoressa Viglione – Per esserci risvolti penali deve essere dimostrato un obbligo non assolto, quindi una negligenza".

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