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Castelfranco Veneto, si indaga per omicidio volontario: segni sul collo della farmacista Serena Fasan

Si indaga per omicidio volontario a Castelfranco Veneto, dove nella giornata di mercoledì scorso è stato ritrovato il cadavere di Serena Fasan, farmacista di 37 anni. La donna, madre di un bimbo di 2 anni, è stata trovata riversa sul pavimento dal compagno che rientrava dal lavoro. L’uomo ha allertato il 118, ma per lei non c’era già nulla da fare. Il medico legale ha segnalato dei segni sul collo della vittima.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Si indaga per omicidio volontario a Castelfranco Veneto, dove il cadavere di una giovane farmacista di 37 anni è stato rinvenuto all'interno di un'abitazione privata nella giornata di mercoledì. Serena Fasan, così si chiamava la donna, è stata ritrovata dal compagno che ha poi chiamato le forze dell'ordine. A destare sospetti, i segni sul corpo della 37enne individuati dopo una seconda ispezione cadaverica. Si tratterebbe delle impronte di due mani sul collo: il medico legale ha spiegato che le tracce potrebbero essere riconducibili a un soffocamento. Il professionista ha sottolineato però che gli stessi segni potrebbero essere riconducibili all'intervento dei parenti dopo il ritrovamento, in quanto "troppo poco evidenti per suggerire lo strangolamento con forza". Per il sostituto procuratore del tribunale di Treviso, Mara Giovanna De Donà, devono aver assunto invece grande valore nella dinamica dei fatti, tanto da portare all'apertura di un fascicolo per omicidio volontario. Sarà l'autopsia a dirimere tutti i dubbi.

Si tratta, secondo le prime indiscrezioni, di un fascicolo che al momento non fa riferimento a possibili indiziati. Un altro degli elementi raccolti ora al vaglio delle autorità è il suicidio di uno zio della vittima avvenuto poche ore dopo il ritrovamento del corpo. L'uomo si sarebbe gettato da un ponte.

Il ritrovamento e l'intervento dei soccorsi

La farmacista era madre di un bimbo di due anni che al momento della morte dormiva nella sua stanzetta. Il suo corpo è stato ritrovato nel corridoio, riverso sul pavimento. Il compagno ha subito allertato il 118 che però, una volta giunto sul posto, ha potuto solo constatare il decesso. Gli stessi sanitari hanno chiamato le forze dell'ordine per accertare le cause poco chiare del decesso. Nel corso dei primi esami effettuati nell'appartamento, non erano emersi sul corpo di Serena dei segni evidenti di violenza. Il secondo esame però ha evidenziato piccole ferite al collo. In casa non vi erano segni di effrazione o di furto. Sequestrato anche il cellulare della donna, ritrovato a pochi passi da lei.

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