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Incidente sul lavoro a Casteldaccia

Casteldaccia, dolore e rabbia ai funerali di Ignazio Giordano. L’omelia: “Morte preoccupante e ingiusta”

Ignazio Giordano aveva 57 anni, è morto lunedì insieme a quattro colleghi nelle fognature di Casteldaccia. La cerimonia religiosa è stata officiata dal vescovo di Monreale Gualtiero Isacchi: “Il modo in cui ha perso la vita è profondamente ingiusto”.
A cura di Biagio Chiariello
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Tutta comunità di Partinico questa mattina, sabato 11 maggio, ha dato l'ultimo saluto a Ignazio Giordano, l’operaio di 57 anni morto con altri quattro colleghi mentre era al lavoro per lo spurgo di una fognatura a Casteldaccia.

Una folla commossa si è stretta ai familiari del lavoratore. In prima fila la moglie di Giordano, coi tre figli, Fabrizio, Davide e Gaspare, poi le autorità, gli amici, e tante altre persone, provate e sconvolte da questa terribile tragedia.

Rabbia e dolore ai funerali di Ignazio Giordano

Non solo dolore e lacrime, ma anche rabbia. Come traspare anche dalle parole dell'arcivescovo di Monreale, Gualtiero Isacchi, che nell'omelia ha espresso le proprie critiche verso una realtà lavorativa spesso pericolosa, sottolineando quanto ancora sia diffuso il fenomeno delle cosiddette "morti bianche".

Lo sappiamo, la morte fa parte dell'esperienza di vita terrena, ma ciò non ci consola: il modo in cui Ignazio ha lasciato i suoi affetti più cari, il modo in cui ha perso la vita, è profondamente ingiusto. Morire sul lavoro è un segno preoccupante che dice di una società fragile, nella quale non c'è lavoro per tutti e quando c'è, spesso non è dignitoso, è sottopagato, non è rispettoso della dignità umana; è un lavoro che dimentica la persona e ha come unico orizzonte i suoi obiettivi e il guadagno", ha detto l'arcivescovo.

Per Isacchi tragedie come questa sono una sconfitta per la società:

Le chiamano morti bianche, ma rappresentano la sconfitta di questa nostra società, la sconfitta di tutti noi", ha proseguito, "spesso ci vengono riproposti i numeri impressionanti delle morti bianche che aumenta di giorno in giorno: non sono numeri, sono uomini e donne e qualche volta minori traditi da quel lavoro nel quale riponevano speranza. Non distraiamoci da questa emergenza".

Gli altri funerali delle vittime di Casteldaccia

I funerali di Giuseppe Miraglia si terranno nel pomeriggio alle 15 nella chiesa madre di San Cipirello in piazza Matrice. Mentre l'addio a Roberto Ranieri sarà lunedì pomeriggio 13 maggio ad Alcamo nella chiesa Anime Sante. Lo stesso giorno ci saranno le esequie della quinta vittima, Giuseppe La Barbera, nella chiesa del Carmine maggiore, in piazza del Carmine a Palermo.

Nei giorni scorsi si sono già tenuti i funerali di Epifanio Alsazia, il 71enne contitolare della Quadrifoglio Group. Il primo a scendere nell'impianto e il primo a trovare la morte.

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