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Cassazione: insultare ausiliare del traffico non è oltraggio a pubblico ufficiale

Per i giudici l’ausiliario del traffico, quando accerta e contesta violazioni che attengono al divieto di sosta nelle aree oggetto di concessione, non deve essere considerato pubblico ufficiale ma incaricato di pubblico servizio.
A cura di S. P.
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Avete rivolto qualche parola poco gentile all'ausiliare del traffico che vi ha appena fatto una multa? Sicuramente insultare una persona può essere sconveniente ma almeno, stando a quanto ha deciso la Corte di Cassazione, non abbiamo commesso il reato di oltraggio a pubblico ufficiale. I giudici della Cassazione, riporta “Studio Cataldi”, hanno infatti chiarito che in questi casi non può ritenersi configurata un'ipotesi di oltraggio a pubblico ufficiale e la sanzione per l'ingiuriante è mitigata. È stata la sentenza numero 6880/2016, depositata il 22 febbraio, a chiarire la questione. I giudici hanno sancito che, nonostante le incertezze interpretative del passato, l'ausiliario del traffico, quando accerta e contesta violazioni che attengono al divieto di sosta nelle aree oggetto di concessione, non deve essere considerato pubblico ufficiale ma incaricato di pubblico servizio.

Resta la condanna per violenza privata – Dunque gli insulti che l’automobilista rivolge all'ausiliario potrebbero semmai integrare il reato di ingiurie. Nel caso specifico il reato comunque non è stato contestato, dunque l'imputato può tirare un sospiro di sollievo. Resta per lui solo la condanna per violenza privata scaturita dall'aver impedito all'ausiliario di allontanarsi agevolmente dall'area di parcheggio dopo aver emesso la multa.

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