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Caso Yara, Saviano chiarisce: “Su innocenza o colpevolezza di Bossetti non mi pronuncio”

Lo scrittore Roberto Saviano aveva parlato di alcuni suoi dubbi sulle indagini del caso Gambirasio, in particolare in merito alle infiltrazioni della criminalità organizzata in Lombardia.
A cura di S. P.
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In una intervista al settimanale “Oggi” lo scrittore Roberto Saviano ha parlato, tra le altre cose, anche della tragica vicenda di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate Sopra uccisa nel 2010. In particolare lo scrittore ha sollevato alcuni dubbi personali sulle indagini in merito alle infiltrazioni della criminalità organizzata in Lombardia dicendo di sperare che, nel corso del processo d’Appello sull’omicidio di Yara, alcuni aspetti possano essere approfonditi. “Il padre di Yara Gambirasio – così Saviano nell’intervista – ha lavorato per la Lopav, un’azienda di proprietà dei figli di Pasquale Locatelli, superboss del narcotraffico, che aveva anche un appalto nel cantiere di Mapello, ma gli inquirenti non hanno mai indagato in questo senso, a me sembra inquietante”. Ma, se da un lato Saviano ha parlato di questi suoi dubbi, dall’altro non ha fatto riferimento a Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore di Mapello arrestato nel 2014 e condannato quest’anno all’ergastolo al termine del processo di primo grado. Lo stesso Saviano, dopo l’intervista al settimanale, ha preferito chiarire il suo pensiero.

“La vicenda di Yara Gambirasio mi ha sempre colpito e ferito”, ha scritto Saviano su Facebook spiegando gli argomenti già trattati nel suo libro Zero Zero Zero. “In ZeroZeroZero ho parlato dell'omicidio di Yara Gambirasio nel capitolo che riguarda il broker di coca Pasquale Locatelli basandomi sugli elementi che, nel 2013, mi portarono a inserire quella vicenda nel mio libro. La mia tesi tre anni fa non riguardava la tragica vicenda di Yara ma paradossalmente riguardava Pasquale Locatelli. Ossia uno dei più importanti broker internazionali di cocaina di cui la stampa italiana si era occupato non per la sua attività criminale, ma per una pista investigativa seguita dagli inquirenti”, ha quindi spiegato Saviano chiarendo infine il suo pensiero sull’uomo condannato all’ergastolo perché ritenuto l’assassino della piccola Yara. “Sull'innocenza o la colpevolezza di Bossetti – ha scritto quindi Saviano su Facebook – non ho elementi per potermi autonomamente pronunciare, quindi escludo di averlo fatto”.

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