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Caso Yara: gli inquirenti indagano su un quarantenne

Da alcune indiscrezioni del settimanale Panorama sul caso Yara, pare che uno dei principali indagati potrebbe essere un quarantenne che frequentava il centro sportivo di Brembate.
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caso yara si indaga su un quarantenne

Dopo che il corpo di Yara é stato trovato senza vita a Chignolo, le ricerche degli investigatori si sono concentrate sul locale Sabbie Mobili, perquisito la notte tra il 4 e il 5 marzo. Si pensava, infatti, che a far sparire e ad uccidere Yara potesse essere stato un suo coetaneo, o comunque una persona di giovane età. Adesso, a quasi due mesi dal ritrovamento del corpo della tredicenne di Brembate di Sopra, gli inquirenti non hanno alcuna novità rilevante sul caso Yara e le indagini proseguono tra le polemiche per assicurare alla giustizia il carnefice di Yara.

Da alcune indiscrezioni in possesso del settimanale Panorama, parrebbe che le indagini si stiano concentrando attorno alla figura di un quarantenne: un uomo che non apparteneva alla cerchia dei familiari di Yara ma che la ragazzina conosceva. Gli inquirenti, sempre stando alle notizie fatte trapelare dal settimanale, ritengono che tra i due ci sia stato un punto di contatto definito "molto interessante" e che l'uomo sia stato visto nei pressi del palazzetto dello sport nelle ore della scomparsa. Sulla stessa scia si tengono gli interrogatori ad alcuni vicini di casa della famiglia Gambirasio e ai frequentatori del centro sportivo frequentato dall'atleta bergamasca.

Occorre ricordare, inoltre, che la scorsa settimana sono cominciati i prelievi di saliva ai frequentatori del centro sportivo dove si allenava Yara. A sottoporsi ai tamponi anche alcuni papà delle compagne di  ginnastica della tredicenne. Il sindaco Diego Locatelli si è detto disponibile a far sì che l'intera popolazione di Brembate si sottoponga ai test, qualora tali indagini facciano parte di un piano preciso e risolutivo del caso Yara. Ancora oggi, comunque, è sconosciuto il movente del rapimento e della morte di Yara e ciò suscita numerose polemiche sull'indagine; secondo quanto dichiarato dal procuratore Meroni in conferenza stampa, non è da escludersi il tentativo di violenza sessuale, sebbene questa non sia stata rilevata dal tampone vaginale sul corpo della giovane.

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