Caso Yara, domani l’interrogatorio di Bossetti: “Troppe falsità su di me”
Domani, martedì 8 luglio, sarà probabilmente un giorno importante per il caso di Yara Gambirasio. Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore 44enne di Mapello arrestato perché accusato di aver ucciso la giovane di Brembate Sopra, ha chiesto di parlare con il pm Letizia Ruggeri. Dopo giorni di silenzio l’uomo vuole dunque raccontare la sua verità su Yara, che dal giorno dell’arresto ha sempre negato di conoscere. Bossetti avrebbe deciso di parlare col pm perché su di lui sarebbero state dette troppe falsità. Massimo Giuseppe Bossetti è in carcere da tre settimane – il muratore è stato fermato lo scorso 16 giugno – e da qualche giorno può guardare la televisione e leggere i giornali. Così si sarebbe reso conto di quanto emerso a proposito del caso di Yara e per questo, attraverso i suoi legali Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni, Bossetti ha chiesto e ottenuto un incontro con il pubblico ministero Letizia Ruggeri. Bossetti intende dunque replicare a “una serie di falsità sul suo conto”.
Omicidio Yara, Bossetti ribadirà la sua innocenza
Il muratore accusato dell’omicidio di Yara, che tra l’altro avrebbe ammesso di aver visitato il campo di Chignolo d’Isola dove è stato ritrovato il cadavere della giovane “per curiosità”, quasi sicuramente ribadirà la sua innocenza. Anche se non è chiaro se intenderà spiegare la propria versione dei fatti o aspettare la fase processuale. Col pm vuole sicuramente parlare di quella che è stata descritta come la sua doppia vita, fatta non solo di lavoro e famiglia ma anche di assenze ingiustificate dal lavoro, serate nei locali e lampade al centro estetico di Brembate Sopra.
Bossetti incontrerà la madre in carcere
Intanto, mentre proseguono le indagini sul caso Yara, è emerso che i legali di Bossetti avrebbero intenzione di chiedere una ripetizione dell'esame del Dna per verificare la compatibilità tra le tracce di sangue rinvenute sui leggins e sugli slip della 13enne di Brembate e il codice genetico dell'accusato. L’avvocato della famiglia del muratore bergamasco ha invece fatto sapere che presto, forse giovedì, dopo la moglie anche Ester Arzuffi potrà incontrare in carcere suo figlio. Il legale ha spiegato che la mamma di Bossetti continua a sostenere di non aver mai avuto una relazione con Giuseppe Guerinoni, l'autista di autobus padre di Ignoto 1 individuato dalle indagini. “Conosco mio figlio – sostiene Ester Arzuffi – e non può aver fatto ciò di cui è accusato”.