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Caso Yara, Bossetti potrà uscire dal carcere per il funerale del padre

Il muratore a processo per l’omicidio di Yara Gambirasio potrà partecipare al funerale in programma domani a Terno d’Isola. La Corte lo aveva già autorizzato a recarsi alla camera ardente.
A cura di Susanna Picone
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Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore di Mapello a processo per l’omicidio di Yara Gambirasio, domani potrà uscire dal carcere per partecipare ai funerali del padre Giovanni, morto a 73 anni il giorno di Natale. La decisione della Corte d’Assise di Bergamo presieduta da Antonella Bertoja è arrivata questa mattina, dopo che la stessa Corte aveva già autorizzato ieri Bossetti a recarsi alla camera ardente del padre, all’hospice di Bergamo. I funerali dell’uomo sono in programma domattina alle 10 a Terno d’Isola. La sorella di Bossetti, prima del via libera della Corte, aveva detto di sperare in un sì dei giudici per suo fratello: “È un grande dolore per tutti noi – aveva detto – è da diciotto mesi che soffriamo, nostro padre ha scoperto la malattia un mese prima di quanto è poi accaduto a Massimo. Ma non ha mai fatto pesare la sua sofferenza. Da due settimane era ricoverato: alternava periodi di ricovero a periodi a casa”.

Per la scienza Massimo Bossetti non è figlio biologico di Giovanni – Massimo Bossetti avrebbe scoperto di non essere figlio naturale di Giovanni solo lo scorso anno, quando è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso nel 2010 la piccola Yara Gambirasio. Nel corso delle indagini sul delitto di Brembate, infatti, si è scoperto che l’assassino della ragazzina doveva essere il figlio di un autista di Gorno morto nel 1999, Giuseppe Guerinoni. Nessuno, tra i figli legittimi di quell’autista, corrispondeva al profilo genetico di “Ignoto 1”. Così gli inquirenti hanno iniziato a cercare la mamma del sospetto killer, poi identificata in Ester Arzuffi, scoprendo che Guerinoni avrebbe avuto un figlio fuori dal matrimonio. La mamma di Bossetti, da parte sua, ha sempre negato questa circostanza e ha continuato a ribadire, nonostante il dna, che l’uomo attualmente in carcere è figlio del marito Giovanni.

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