Caso Scazzi: lividi sui polsi di Sarah, il medico legale intende studiare le foto
Sui polsi di Sarah Scazzi sarebbero presenti dei segni che, secondo il medico legale Marcello Chironi, andrebbero revisionati per un’analisi più approfondita. Chironi, anatomopatologo e consulente storico della Procura dell Repubblica, ha espresso, infatti, la volontà di analizzare le fotografie, pubblicate dal Corriere del Mezzogiorno, che mostrano diverse lesioni sull’avambraccio della giovane. Questa, forse, potrebbe rappresentare una nuova pista per condurre le indagini sulla morte di Sarah. Con tutte le cautele che un caso del genere merita, lo specialista non si è sbilanciato molto, anche se ha fornito pochi giudizi sull’argomento, che, però, sono certamente significativi. Sull’avambraccio di Sarah sono presenti delle macchie viola, simili a lividi: “Le lesioni – secondo Chirono – se confortate dalle altre immagini che sicuramente il consulente del pubblico ministero avrà associato alla sua relazione”.
Per esaminare i lividi è necessario entrare in possesso sia delle foto scattate sulla salma della ragazza, sia della “descrizione che il consulente tecnico d’ufficio ha fatto nella sua relazione nel momento in cui ha dovuto descrivere tutte le lesioni presenti sul corpo di Sarah”, come spiega, appunto, l’anatomopatologo. Le macchie violacee potrebbero far pensare ai segni lasciati da una cintura, da una corda o da una mano che ha stretto fortemente i polsi. Antonio Cozza, legale della famiglia Scazzi, ha chiesto di poter consultare le foto in formato digitale. Dalla Procura di Taranto non arriva nessun commento in merito. La richiesta del materiale fotografico dev’essere formulata mediante richiesta ufficiale: il Corriere del Mezzogiorno ha già confermato la sua piena disponibilità a fornire le immagini in questione.
Si è giunti quasi alle fasi finali delle udienze preliminari e il magistrato responsabile Pompeo Carriere, a breve, dovrà decidere il proscioglimento o l’assoluzione di tredici persone, tra cui c’è anche Sabrina Misseri, la quale, insieme alla madre, dichiara di essere innocente. La custodia cautelare per Sabrina scadrà il 27 novembre. Se in questa data il gup non confermerà il rinvio a giudizio, la ragazza ritornerà in libertà.