Caso Saman Abbas, gli inquirenti a Fanpage.it: “Lo zio in Francia da maggio: tradito da Facebook”
Le indagini non si sono mai fermate, dal giorno della scomparsa di Saman Abbas e del suo presunto omicidio, gli inquirenti hanno cercato senza sosta le cinque persone accusate di aver preso parte al suo assassinio. A capo di tutti lui, lo zio della 18enne pakistana, Danish Hansain, ritenuto la mente del disegno criminale ai danni di Saman: è stato arrestato questa mattina a Parigi dopo un lavoro che i carabinieri di Novellara hanno portato avanti per mesi, in ultima battuta anche con la polizia francese. Analisi delle telecamere di videosorveglianza, tabulati telefonici e analisi dei profili social hanno portato all'individuazione e alla cattura del 33enne pakistano arrestato alla periferia di Parigi in un appartamento a rue de Bastion, nel quartiere di Garges-les-Gonesse.
Ma secondo gli inquirenti in Francia, Danish, c'era da mesi, probabilmente da quando è stato avvistato l'ultima volta, il 10 maggio, fermato dalla polizia a Imperia mentre tentava la fuga insieme ai due cugini di Saman e al fratello minorenne di quest'ultima: in quel momento però Saman era una persona scomparsa e il sospetto dell'omicidio e soprattutto del coinvolgimento delle sua famiglia erano molto lontani. A spiegarlo a Fanpage.it è il tenente colonnello dei carabinieri di Reggio Emilia, Stefano Bove che racconta le lunghe settimane di indagini che hanno portato all'arresto dell'uomo: "Parliamo di persone che avevano più profili su più social: è stata un'indagine laboriosa e complessa – spiega il comandante – abbiamo ricostruito tutta la rete relazionale di questi profili social riuscendo a individuare degli indirizzi IP che ci hanno condotto in Francia e nello specifico a Parigi". A questo punto sono stati attivati i canali della cooperazione giudiziaria che ha veicolato le indagini verso la Francia: un lavoro di sinergia dunque che ha portato all'individuazione dell'uomo che secondo gli inquirenti è l'esecutore materiale del delitto.
Era in un appartamento con altre altre persone la cui posizione non è stata al momento resa nota. Gli agenti di polizia francese lo hanno riconosciuto subito grazie alla foto segnaletica trasmessa dalle forze dell'ordine italiane: poi la comparazione dei dati fotosegnaletici ha confermato l'identità di Danish che è stato arrestato e portato in carcere. Ora dovrà essere interrogato dal giudice francese che dovrà confermare il fermo: l'arrivo in Italia è previsto tra circa dieci giorni. Il 33enne verrà interrogato dal giudice per le indagini preliminari e la speranza è che possa fornire informazioni sul ritrovamento del corpo di Saman. Intanto le indagini proseguono e l'obiettivo principale ora è quello di trovare gli altri ricercati, i genitori di Saman che sono fuggiti in Pakistan e sulle cui tracce c'è la polizia pakistana e l'altro cugino che come spiegato a Fanpage.it dagli inquirenti si pensa sia invece nascosto in Europa.