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L'omicidio di Roberta Ragusa

Caso Ragusa, tracce di Dna sul furgone del marito

Messe a reperto anche macchie dall’auto della nuova compagna, Sara Calzolaio. Attesi per domenica i risultati degli esami del Ris.
A cura di Biagio Chiariello
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Nonostante siano trascorsi ormai sedici mesi dalla scomparsa dell’imprenditrice di Gello si continua a lavorare per trovare il suo corpo. Squadre di volontari sono al lavoro sul Monte Serra, tra Pisa e Lucca.
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Gli inquirenti hanno dei nuovi indizi da seguire nel caso di Roberta Ragusa, la donna svanita nel nulla dalla sua abitazione di Gello di San Giuliano Terme (Pisa) nella notte del 14 gennaio 2012. Sul furgone di Antonio Logli, suo marito, e sull'auto della sua nuova compagna, Sara Calzolaio  sono, infatti, state trovate piccole tracce biologiche che sono state esaminate dalla squadra dei Ris. I risultati dovrebbero arrivare domenica. In particolare, si tratterebbe di macchioline rinvenute nel vano di carico del furgone usato da Logli, unico indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere, e nell'abitacolo della Ford Fiesta rossa di proprietà della nuova compagna dell'uomo. Lo si è appreso da fonti investigative, che comunque specificano che si tratta di reperti molto piccoli dai quali non sarà facile estrarre prove scientifiche utili alle indagini. Peraltro i Ris hanno dato esito sui controlli effettuati con il luminol nelle auto della Calzolaio, di Valdemaro Logli, padre di Antonio, e nel furgone di quest'ultimo: niente tracce di sangue. Nelle prossime settimane comunque verranno ascoltati nuovi testimoni che potrebbero fornire indicazioni soprattutto sulla notte della scomparsa della Ragusa. Difficile, comunque, che arrivi qualche rivelazione importante per dare una vera svolta alle indagini.

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