video suggerito
video suggerito
L'omicidio di Roberta Ragusa

Caso Ragusa, Sara Calzolaio: “Occuparmi dei figli di Roberta mi ha fatto andare avanti”

Dopo l’intervista ad Alessia e Daniele Logli, i figli di Antonio e Roberta Ragusa, a due giorni dalla sentenza di Cassazione, Quarto Grado ha intervistato Sara Calzolaio. “Occuparmi dei figli di Roberta mi ha fatto andare avanti” ha detto la 36enne davanti alle telecamere, continuando a sostenere l’innocenza del compagno. Critiche furiose da parte del pubblico: “Sorrisi e risate fuori luogo”, “Fa se stessa una santa e Roberta una madre padrona”.
A cura di Angela Marino
1.670 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Vestita di di bianco, un trucco leggero e capelli tagliati in un carré biondissimo. Così è apparsa in tv nell'intervista esclusiva a ‘Quarto Grado', Sara Calzolaio, l'ex babysitter di casa Logli-Ragusa e oggi compagna di Antonio Logli e madre acquisita dei figli Daniele e Alessia, anche loro protagonisti di un'intervista esclusiva la scorsa settimana, sempre sugli schermi del popolare programma dedicato alla cronaca nera.

Aspettando la Cassazione (in TV)

Sara è tornata in tv per ribadire l'innocenza di Antonio Logli a due giorni dalla sentenza di Cassazione a suo carico e come si poteva immaginare, si è portata dietro una lunghissima coda di critiche e commenti negativi sui social network, dove il pubblico da casa, preparatissimo sulla vicenda, non le ha fatto certo sconti sulla sua ricostruzione del caso. A partire, per esempio, da quel cellulare che Antonio Logli, oggi condannato a 20 anni in due gradi di giudizio per l'omicidio di sua moglie Roberta, le intimò di buttare via la notte della scomparsa di sua moglie, tra il 13 e il 14 gennaio del 2012. Secondo Sara, Antonio le consigliò di buttarlo via solo per evitare ‘che Roberta si arrabbiasse' o scoprisse il tradimento, una giustificazione che il pubblico non ha mandato giù.

Quando Logli disse: "Butta via il cellulare"

"Anche Salvatore Parolisi si liberò del cellulare con cui parlava con l'amante, dopo aver ucciso la moglie Melania Rea" fa notare qualcuno. Ma le critiche, che non risparmiano neanche l'atteggiamento e la mimica del viso di Sara, dove secondo gli spettatori si leggerebbe ‘l'astio per Roberta', arrivano quando parla del suo trasferimento in casa Logli, a Gello San Giuliano (Pisa), un anno dopo la scomparsa di Roberta. "Rendermi utile in casa e con i figli di Roberta mi ha fatto andare avanti" ha detto la 36enne, parlando di quel periodo.

Il trasferimento in casa Logli un anno dopo

"Perché non fate sentire la telefonata di quando Sara si lamentava di fare la serva?" chiede sarcastica, Silvana L., riferendosi alle intercettazioni in cui Sara si sfoga di essersi ritrovata sulle spalle responsabilità non sue, quelle relative ai figli, che proprio in tv si sono mostrati molto legati a lei. "Si è trasferita lì sapeva che Roberta non sarebbe tornata" sbottano ancora gli utenti sulla pagina Facebook del programma televisivo, dove anche Antonella Teverini, la sorella di Manuela, vittima di un altro caso di cronaca nera, lascia il suo commento: "Spengo per siete inguardabili", dice la sorella della donna sparita nel 2000 dalla Cesena e per il cui omicidio è stato condannato il marito.

La rabbia del pubblico

"Sto provando una rabbia, fra un po'dicono che Roberta era una madre padrona e lei Sara, la Santa", scrive Sara A., mentre altri utenti si scagliano contro la sovraesposizione mediatica della famiglia Logli a ridosso della Cassazione. "Scandalosa – dice Roberta C. – non ha un briciolo di dignità, ora va in televisione, perché fra tre giorni ce la sentenza, però quando è successo il fatto mandava via i giornalisti".

1.670 CONDIVISIONI
154 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views