Caso Ragusa, le ricerche e la strana mail: “Scrivo perché posso trovare Roberta…”
Proseguono le ricerche di Roberta Ragusa, la donna scomparsa 14 mesi fa dalla sua casa di Gello, in provincia di Pisa. Unico indagato di questa storia resta il marito Antonio Logli, dal quale forse l’imprenditrice di San Giuliano avrebbe voluto separarsi. Negli ultimi mesi gli investigatori hanno compiuto delle ricerche in molte zone, tra boschi e laghetti, al fine di trovare il cadavere della donna che si ritiene sia stata uccisa. E, secondo quanto ha reso noto Ugo Adinolfi, procuratore capo della Repubblica, Roberta Ragusa va cercata anche nel parco di San Rossore. Un posto che “non è poi così inaccessibile come si crede”, dove ci sono diversi ingressi tramite le vie di fuga e dove, soprattutto di notte, non è difficile accedervi senza che nessuno se ne accorga. Motivi che spingono il procuratore a ritenere che quello possa essere un probabile luogo dove l’assassino della Ragusa abbia potuto nascondere il suo corpo.
“Sono giorni che la sogno e mi porta nel luogo dove è stata messa” – E per il caso Ragusa, ancora una volta, arrivano delle segnalazioni da parte di estranei che affermano di poter aiutare a trovare la donna scomparsa. L’ultima è quella di una donna che ha inviato una mail alla redazione de il reporter.it scrivendo: “Mi chiamo Mara, abito ad Alessandria e ho 61 anni. Scrivo perché posso aiutare a trovare Roberta. Sono giorni che la sogno e mi porta nel luogo dove è stata messa. Lei vuole essere ritrovata per poter andare in pace e avere giustizia per i suoi figli. Ho molte cose da dire, ma bisogna fare in fretta perché se cresce l’erba non la potranno più trovare”. Nel messaggio la signora dice di essere una persona “senza grilli in testa” ma che ha deciso di parlare perché “il suo pianto mi ha dato molto dolore”.