Caso Perna, la madre: “Solidarietà da Ilaria Cucchi, condividiamo stesso dolore”
"Ilaria Cucchi si è messa in contatto con me e la abbraccio. Abbiamo vissuto in qualche maniera la stessa vicenda, lei con un fratello e io con un figlio". E' determinata Nobila Scafuro, la madre di Federico Perna, il 34enne di Pomezia morto in carcere in circostanze oscure. Sulla sua morte ci sono un'inchiesta e un'indagine interna disposta dal ministro Cancellieri dopo più di due settimane e dopo la pubblicazione su Fanpage delle foto del giovane, per volontà della madre.
"Voglio le verità, quelle vere – chiarisce – non quelle che fanno comodo. E anche dopo, io non mi fermerò perché ci sono tanti figli lì dentro che hanno commesso piccoli reati e non è giusto che debbano arrivare alla morte e a tante sofferenze. Basta con questo mattatoio". Nobila Scafuro, insieme ai suoi legali Camillo Autieri e Fabrizio Cannizzo, ha parlato oggi con il capo del Dap, Giovanni Tamburino. "Gli ho chiesto per quale motivo – continua – Federico venisse continuamente sbattuto da un carcere a un altro e non da un ospedale a un altro. Mi è sembrata una persona determinata a fare luce su questo caso, se prima non avevo fiducia nella giustizia ora ho un barlume di speranza. Anche la Cancellieri s'è passata una mano sulla coscienza". A seguito dell'interrogazione parlamentare presentata dal deputato Cinque Stelle Salvatore Micillo, il sottosegretario della Giustizia Giuseppe Berretta aveva però risposto che il giovane detenuto rifiutava i ricoveri. "Sono molto arrabbiata con il sottosegretario – ribatte la madre di Federico – i certificati dicono altro". Poi la signora Nobila torna sul "calvario che abbiamo vissuto in tre anni. Non devono accadere più cose del genere e lo dico anche ai parenti dei detenuti: fatevi sentire prima che sia troppo tardi, prima che ci sia un altro Federico Perna".