Caso Patrizia Nettis, la mamma: “Si è trovata in balia di persone che non hanno nulla di umano”
“Noi abbiamo fiducia nella giustizia però i tempi si allungano e sono immotivati assolutamente. E non c'è neanche una risposta alle istanze fatte dal nostro avvocato”. Queste le parole di Rosanna Angelillo, madre di Patrizia Nettis, la giornalista originaria di Gioia del Colle (in provincia di Bari), che si sarebbe tolta la vita il 29 giugno scorso nella sua casa di Fasano. La donna è stata sentita in collegamento in diretta nel corso della puntata di ‘Pomeriggio Cinque', il programma condotto da Myrta Merlino, su Canale 5.
Dopo la notizia della chat tra due uomini, un imprenditore e un politico che hanno avuto una relazione sentimentale con Patrizia, la famiglia non crede più al suicidio tanto più dopo che uno dei due è iscritto nel registro degli indagati per istigazione al suicidio e atti persecutori. "Io non so cosa gli passasse nella testa di questi due ma sicuramente, oltre a essere dei maschilisti, non hanno nulla di umano assolutamente, sono due persone che si definiscono da soli" dice la signora Angelillo.
E prosegue: "Patrizia amava tantissimo la vita non avrebbe mai fatto in autonomia un gesto del genere e sin da subito il quadro non ci è apparso assolutamente veritiero. Arrivati lì ci hanno subito detto che era suicidio acclarato, la salma si poteva dare alla famiglia per i funerali e l'autopsia se per caso noi la ritenevamo necessaria, dovevamo apportare delle motivazioni. In quel momento nessuna motivazione, tranne il fatto che non credevamo che nostra figlia si fosse suicidata ci ha lasciato perplessi e quindi non abbiamo avuto modo di bloccare nulla", ha detto la madre in trasmissione.
I legali della famiglia di Patrizia aveva riposto molte speranze nell'analisi del contenuto del computer della 41enne. Ma dalla relazione depositata dal perito incaricato dalla Procura di Brindisi si evince che nessuna chat di whatsapp web è presente sul Mac Air della giornalista-. Lo conferma anche l’avvocato della famiglia Nettis, Giuseppe Castellaneta.
Purtroppo dalla relazione è emersa la conferma che non sarà possibile accedere ai dati Whatsapp di Patrizia – spiega l’avvocato -. Questo perché, seppur fosse stata scaricata l’applicazione web sul computer senza la possibilità di interfacciare il telefono con il computer i messaggi non possono essere scaricati. Questo ovviamente apre una voragine nelle indagini perché sostanzialmente non c’è consentito capire quali messaggi possono essere stati eventualmente cancellati su altri dispositivi".
Ora l'avvocato e la famiglia sperano che qualche risposta possa arrivare dalla riesumazione della salma e dalla successiva autopsia richiesta ai pm Giuseppe De Nozza e Giovanni Marino.
Mia figlia non aveva alcun motivo per togliersi la vita – sottolinea Rosanna Angelillo, mamma di Patrizia Nettis -. Amava troppo suo figlio per lasciarlo solo e aveva già programmato diversi appuntamenti per i giorni a venire. Chiediamo sin dall’inizio di questo incubo che venga fatta l’autopsia sul corpo di nostra figlia. Si potrebbero chiarire tante cose. Se fosse stata fatta subito tutta questa storia sarebbe già finita".