Caso Paragon, Ordine dei giornalisti e Fnsi presentano denuncia: “Diteci chi spia i giornalisti”

La Federazione Nazionale della Stampa e l'Ordine dei Giornalisti hanno firmato oggi e presentato alla Procura di Roma una denuncia contro ignoti per chiedere chiarezza sul caso dei giornalisti e attivisti spiati, anche in Italia, attraverso lo spyware Graphite della società Paragon Solutions. L'iniziativa è stata presentata questa mattina durante una conferenza stampa dalla segretaria generale della FNSI Alessandra Costante, dal presidente FNSI Vittorio di Trapani, dal presidente nazionale dell'Odg Carlo Bartoli, dalla la segretaria nazionale Paola Spadari e dall'avvocato Giulio Vasaturo.
Le domande senza risposta
Citando la nota regola delle "cinque w" in questa storia ne mancano sicuramente due: chi (who) e perché (why). "Per il momento sappiamo che c'è un solo giornalista spiato, il direttore di Fanpage Francesco Cancellato. "Ma siamo proprio sicuri che sia così e che invece lo spyware non abbia intercettato le comunicazioni di moltissimi altri colleghi?", chiede la segretaria della FNSI Costante ai cronisti presenti.
La decisione di presentare una denuncia congiunta tra Ordine dei giornalisti e Federazione è arrivata dopo giorni di mancate risposte sul tema da parte del governo italiano. Il presidente dell'ordine dei giornalisti Carlo Bartoli dal canto suo parla di "un atto straordinario per l'ordine dei giornalisti, ma necessario. Dopo 20 giorni attesa, incoerenze, incomprensioni e versioni contrastanti non possiamo più attendere".
"Non ci può essereil segreto di Stato su chi spia in maniera illegale e illegittima i giornalisti" ha aggiunto il presidente dell'ordine.
La denuncia
Le ipotesi di reato contestate nella denuncia sono diverse: cognizione illecita di comunicazioni conversazioni telefoniche (Art. 617, comma 3, c.p.), installazione abusiva di apparecchiature e di altri mezzi atti a intercettare comunicazioni o conversazioni telefoniche (Art. 617-bis, comma 2, c.p.), intercettazione illecita di comunicazioni informatiche telematiche (Art. 617-quater, comma 4, n. 2, c.p.), installazione abusiva di apparecchiature e di altri mezzi atti a intercettare comunicazioni informatiche o telematiche (Art. 617-quinquies, comma 2, c.p). Ovviamente spetterà poi al pubblico ministero decidere se e quali accuse formulare.
Infine durante la conferenza il presidente Fnsi Di Trapani ha lanciato un appello ai colleghi: "Serve chiarezza e per questo chiediamo a chiunque abbia ricevuto un messaggio analogo a quello di Francesco Cancellato su Whatsapp di contattarci, siamo a disposizione".