Caso Noventa, parla il maresciallo ex di Debora Sorgato: “Lei odiava Isabella”
“Debora non tollerava Isabella. Me l’ha detto lei”: questo è quanto il maresciallo dei carabinieri Giuseppe Verde, ex compagno di Debora Sorgato, avrebbe detto nel corso del suo ultimo interrogatorio per descrivere il rapporto tra la donna scomparsa da Albignasego a gennaio e la sua ex, in carcere con l’accusa di omicidio insieme al fratello Freddy e Manuela Cacco. Secondo alcune indiscrezioni riportate dal settimanale “Giallo”, il maresciallo – indagato per violazione del segreto d’ufficio e accesso abusivo alla banca dati – avrebbe ricostruito il rapporto complicato che si era instaurato tra Isabella Noventa e Debora Sorgato, sorella dell’uomo che Isabella aveva frequentato per anni. “Debora non vedeva di buon occhio Isabella – avrebbe raccontato il maresciallo Verde -. Non la sopportava e non aveva una buona considerazione di lei. L’ho capito da diversi atteggiamenti che in questi anni ha avuto nei suoi confronti e da quanto mi è stato riferito dalla stessa Debora”.
La testimonianza del compagno di Debora Sorgato
Le parole del maresciallo, se confermate, potrebbero rafforzare la tesi della premeditazione dell’omicidio. Debora Sorgato, che secondo Manuela Cacco avrebbe colpito Isabella nella cucina di Freddy, dal punto di vista degli inquirenti avrebbe avuto diversi motivi di rancore verso la ex fidanzata del fratello. Il camionista-ballerino aveva ad esempio sofferto per la relazione con Isabella e forse Debora non riusciva a tollerare che i due potessero tornare insieme. Si parla anche di motivazioni economiche: secondo la Sorgato, suo fratello Freddy aveva già speso troppi soldi del patrimonio di famiglia per la segretaria. Isabella Noventa, sempre secondo la sorella del ballerino, lo spingeva infatti a spese folli tra abiti nuovi, ristoranti e viaggi.
Il corpo di Isabella Noventa mai ritrovato
Nonostante le ricerche di questi mesi il corpo senza vita di Isabella Noventa non è stato ritrovato. Secondo l’avvocato della famiglia i fratelli Sorgato e Manuela Cacco avrebbero anche potuto distruggere il corpo nell’inceneritore. Corpo che Paolo Noventa, fratello della vittima, avrebbe chiesto agli indagati dicendosi disposto a rinunciare al risarcimento: “Potrei anche rinunciare al risarcimento se quei tre dicessero finalmente dov’è il corpo di mia sorella”.