Caso Noventa, Debora Sorgato: “Sono la compagna del maresciallo, non mi controlleranno”

Emergono nuovi particolari dall’interrogatorio a cui è stata sottoposta Manuela Cacco, 53 anni, l’amante di Freddy Sorgato, l’unica degli arrestati a collaborare con gli inquirenti sul caso di Isabella Noventa, la segretaria 55enne che sarebbe stata uccisa la sera del 15 gennaio nella villa dell’uomo, in provincia di Padova. Secondo quanto riportato da Il Mattino di Padova, Debora, sorella di Freddy, si sarebbe sentita “intoccabile” perché era la “compagna del comandante”. Quest’ultimo sarebbe il maresciallo Giuseppe Verde, o almeno è così che il trio lo chiamava, evidenzia il quotidiano locale. Secondo la Cacco, “la tabaccaia di Camponogara (Venezia), Freddy e Debora avrebbero concordato di trasportare il corpo di Isabella nell’auto di lei perché convinti che i carabinieri non l’avrebbero mai fermata. Questo ragionamento starebbe dunque alla base della scelta di usare la Golf e non la Polo di Manuela o la vecchia Punto di Freddy (l’Audi non avrebbero potuto usarla in quanto il gps serviva come alibi per gli spostamenti di quella notte)” scrive il Mattino di Padova.

Va detto che nel caso Noventa, il maresciallo Verde non c’entrerebbe. L’uomo risulta però indagato per violazione del segreto d’ufficio ed eccesso abusivo alla banca dati delle Forze dell’Ordine. Avrebbe cercato più volte “Noventa Isabella”. Il motivo è presto detto dal 14 novembre 2013 al 24 settembre 2014, la Noventa avrebbe sporto ben 6 denunce per stalking ai carabinieri, segnalando minacce, insulti e intimidazioni di ogni sorta nei suoi confronti, attraverso telefonate e bigliettini molesti atti a minare il suo rapporto di coppia con Freddy Sorgato. Non a caso durante una cena col maresciallo, Debora e Freddy Sorgato, Isabella avrebbe parlato di questa situazione (che la tormentava particolarmente a Verde, chiedendogli consigli su come agire. Da quel momento in poi Giuseppe Verde avrebbe monitorato costantemente tutte le mosse della Noventa. Probabilmente con quelle ricerche, l’uomo intendeva comprendere l’iter delle denunce presentate dalla donna, visto che le principali sospettate per quelle minacce, secondo lui, erano proprio Debora Sorgato e Manuela Cacco.