Caso Mps, Baldassarri e i 10 milioni sui conti segreti in Svizzera
Prende sempre più corpo la cosiddetta pista svizzera nell'inchiesta sul Monte Paschi di Siena. Gli inquirenti infatti stanno setacciando i presunti conti segreti riconducibili a Gianluca Baldassari, l'ex direttore dell'Area Finanza del Monte Paschi, che ad oggi è l'unico in carcere con l'accusa di associazione a delinquere, truffa, appropriazione indebita e turbativa del mercato. Per i Pm di Siena Baldassarre è il vero capo delle operazioni finanziarie sui derivati come l'operazione Alexandria avviata per pagare l'acquisizione di Antonveneta. L'ex dirigente sarebbe al centro di un giro di denaro depositato sui conti esteri che servivano a costituire un fondo nero occulto. Le indagini hanno già rintracciato alcuni conti svizzeri su cui sarebbero depositati circa 10 milioni di euro.
Si cercano altri conti esteri – I magistrati elvetici hanno appena dato il via libera alla rogatoria internazionale della Procura senese per il recupero di quei soldi e messo sotto accusa Baldassarri per riciclaggio di denaro. La Procura di Siena però sospetta l'esistenza di molti altri conti segreti, non solo in Svizzera ma anche a Londra e in Lussemburgo o in qualche paradiso fiscale. Per questo motivo ieri i militari del Nucleo Valutario della Guardia di Finanza hanno perquisito gli uffici milanesi della Nomura International, la società che gestì assieme agli ex vertici di Mps il derivato Alexandria, sequestrando documenti, agende, computer, contratti ed email.