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Caso Lorena Paolini, morta in casa a Ortona: il mistero della presunta lite col marito e i segni sul collo

Lorena Paolini è morta il 18 agosto 2024 nella sua abitazione nel Chietino. Inizialmente gli investigatori hanno ipotizzato il suicidio, ma ulteriori indagini hanno confermato la pista dell’omicidio e la morte per strangolamento. Indagato il marito della 53enne.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Lorena Paolini
Lorena Paolini

È stata trovata morta sul divano della sua abitazione il 18 agosto del 2024 in circostanze che sono rimaste misteriose. Il caso di Lorena Paolini è stato prima categorizzato come suicidio e poi come omicidio le cui dinamiche però sono ancora oggi confuse. Della morte della 53enne si tornerà a parlare questa sera durante la trasmissione "Chi l'ha visto?".

La sorella della vittima chiede giustizia ed è convinta che non si sia mai trattato di un suicidio. La donna sarà presente nello studio televisivo per raccontare la sua versione dei fatti e chiedere ulteriori indagini. Alcuni accertamenti effettuati sul corpo della 53enne dopo la prima ipotesi di suicidio, infatti, hanno evidenziato segni di strangolamento provocati da terzi. Al registro degli indagati è stato iscritto il marito della vittima, Andrea Cieri, impresario funebre.

Fu proprio Cieri a lanciare l'allarme, dichiarando di aver trovato la moglie priva di vita sul divano al suo rientro a casa dopo un funerale. Dalle indagini sarebbero però emerse alcune incongruenze nella sua testimonianza. L'uomo si dichiara ancora oggi estraneo ai fatti.

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Il ritrovamento della donna agonizzante sul divano

La vicenda inizia il 18 agosto 2024, quando Cieri fa una telefonata ai soccorritori. L'uomo ha spiegato di aver trovato la moglie agonizzante sul divano al rientro dal lavoro e ha chiesto per lei l'intervento di un'ambulanza. I sanitari però non hanno potuto fare niente per salvarla e un'ecchimosi sospetta individuata sul collo di Paolini ha dato il via alle indagini per omicidio.

I familiari di Lorena sono stati sentiti subito dopo i primi rilievi e in attesa dell'autopsia che sarebbe stata effettuata qualche giorno dopo il ritrovamento del corpo senza vita. Le figlie e il marito della 53enne hanno fornito la loro versione dei fatti in attesa di capire cosa fosse successo alla donna.

Lorena Paolini
Lorena Paolini

I primi dubbi sulla causa della morte e i sospetti sul marito

In un primo momento, le autorità avevano ipotizzato la morte per cause naturali o in seguito a un gesto estremo compiuto dalla donna. L'ecchimosi ha però richiesto ulteriori approfondimenti e presto le indagini si sono concentrate sulla pista dell'omicidio. Al registro degli indagati è stato iscritto Andrea Cieri, il marito della donna, anche se inizialmente si trattava solo di un atto dovuto.

Fin dal primo momento, l'uomo aveva parlato della possibilità di un malore come causa della morte della moglie. La circostanza era stata però smentita dall'autopsia, che aveva invece confermato la morte per soffocamento. Impossibile, per chi indaga, che la donna si sia tolta la vita.

La conferma dello strangolamento grazie all'autopsia

L'autopsia effettuata sul corpo ha confermato quindi la morte per soffocamento di Lorena Paolini. Chiunque l'abbia uccisa, lo ha fatto lasciando evidenti segni sul collo e cogliendola di sorpresa, forse alle spalle, afferrandola con forza e senza lasciarle scampo. In casa non vi erano segni di colluttazione quando i soccorritori hanno cercato di rianimarla dopo la prima chiamata del marito.

Secondo quanto rilevato dagli investigatori, la donna non avrebbe avuto tempo di reagire prima di morire.

Il marito Andrea Cieri è indagato per la sua morte

Le evidenze investigative raccolte subito dopo l'accaduto hanno portato all'iscrizione al registro degli indagati del marito della 53enne, lo stesso che ha allertato i soccorsi subito dopo aver trovato il corpo in casa. L'uomo si è sempre professato innocente, ma gli inquirenti indagano per omicidio e hanno messo al vaglio anche telecamere della zona e cellulari per ricostruire le ultime ore di vita della donna.

Le telecamere di viderosorveglianza potrebbero infatti rivelare eventuali visite ricevute dalla donna prima di morire e lo stesso potrebbe emergere dal cellulare, nel quale sono verosimilmente registrati gli ultimi contatti avuti dalla 53enne prima dell'omicidio.

Secondo quanto sostiene la sorella della vittima, tra l'uomo e Paolini vi era stata una discussione. La 53enne aveva chiesto alla sorella di passare a trovarla per raccontarle tutto ma prima che potesse parlarle si è verificato il delitto.

Le parole della sorella: "Chiedo giustizia"

La donna ha affermato di aver saputo dalla sorella di una lite coniugale avvenuta poco prima del delitto. La 53enne l'aveva invitata a casa per raccontarle tutto e mentre la donna stava guidando per raggiungere la sua abitazione e portarla al mare, aveva ricevuto la telefonata di Cieri che le chiedeva di recarsi in fretta presso la loro casa.

"Mia sorella amava suo marito – ha ricordato la donna – e la notizia della sua iscrizione al registro degli indagati mi ha sconvolta. Ora voglio sapere la verità".

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