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Processo Ciro Grillo

Caso Grillo, l’amico a Capitta nell’intercettazione: “Sono l’unico al quale non hai mandato i video”

Una telefonata intercettata dagli inquirenti ha svelato alla Procura l’esistenza di alcuni video riguardanti la presunta violenza commessa da Ciro Grillo e altri tre amici. Un giovane non identificato chiede a Capitta di vedere le immagini di quella notte. “Sono l’unico al quale non le hai mandate”, dice non sapendo di essere registrato.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Ciro Grillo (foto Instagram)
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I telefoni di Edoardo Capitta, Ciro Grillo, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia erano intercettati da quando le forze dell'ordine avevano accolto la denuncia della studentessa 19enne che ha accusato il figlio del politico e i suoi amici di violenza sessuale nel luglio del 2019. I ragazzi, non sapendo di essere ascoltati, parlano della vicenda. "Ho paura che quella ci abbia denunciati" dicono due degli indagati poche ore dopo aver scoperto di essere inquisiti. Ma la telefonata che ha messo in allerta la Procura, riguardava proprio i video della violenza ora sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti. "Dai, mandameli" dice un amico non identificato a Edoardo Capitta. Lui rifiuta nonostante le insistenze dell'altro. "Sono l'unico che non ha visto quei video!" incalza ancora il ragazzo. Capitta resta fermo sulle sue decisioni. "Non li mando a nessuno – conclude -. Poi ti spiego perchè".

Così il 9 agosto del 2019 gli inquirenti hanno scoperto dell'esistenza di due video che avrebbero potuto provare la versione della studentessa. Si decide, a quel punto, di non far passare troppo tempo prima di procedere con il sequestro dei cellulari. I quattro indagati saranno costretti a consegnare i loro dispositivi elettronici alle forze dell'ordine 20 giorni dopo la scoperta, il 29 agosto. Secondo alcuni accertamenti, i due filmati non sarebbero stati diffusi tra gli altri amici. Gli unici ad aver visionato quelle immagini sarebbero proprio i quattro indagati accusati di violenza sessuale di gruppo. Insieme ai due video che costituiscono al momento la principale prova da analizzare, anche le foto oscene scattate da tre degli accusati con l'amica della studentessa, incosciente a causa dell'alcol e addormentata su un divano.

I due video in questione sono stati citati più volte nei racconti riguardanti questa terribile vicenda. Uno è di una ventina di secondi e mostra i tre ragazzi tutti insieme (Corsiglia era assente in quanto addormentato in un'altra stanza). L'altro, sempre di pochi secondi, ha come protagonisti i tre indagati che si esibiscono in pose oscene accanto alla seconda ragazza addormentata.

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