Caso Golinucci, nuovo appello della famiglia: “Chi ha visto un sacco nero maleodorante si faccia avanti”
C’è un nuovo appello della famiglia di Cristina Golinucci, la ragazza di 21 anni scomparsa nel 1992 da Cesena.
A partire dalle ultime testimonianze ci sarebbero molte persone che i primi di ottobre del 1992 avrebbero visto quel sacco nero maleodorante abbandonato tra i rovi di un castagneto a Monte Petra. In quel sacco c’era il corpo di Cristina Golinucci? Sono passati 32 anni, la sua mamma ha diritto di sapere la verità. Chiediamo a chiunque fosse lì di contattarci”.
La scorsa settimana, l'avvocata Barbara Iannuccelli, che assiste la mamma della 21enne, aveva raccontato di aver ricevuto una telefonata in cui le sono stati date alcune informazioni inedite sul cold case per il quale la Procura di Forlì lo scorso anno aveva riaperto le indagini.
Il tutto nasce da una nuova importante testimonianza: un anziano sostiene di aver visto, nel giorno della scomparsa di Cristina una macchina guidata da un "frate" in compagnia di una giovane, arrivare nella zona di Mercato Saraceno, dove lui era impegnato nella raccolta degli asparagi. Dall’auto sarebbero discesi i due, l’uomo si sarebbe tolto la tonaca e poi la coppia si sarebbe incamminata verso il bosco.
Nei giorni successivi, un altro uomo avrebbe visto nella stessa area, dei sacchi neri "maleodoranti", poi segnalati ai Carabinieri. Ora la famiglia Golinucci si chiede se all'interno potessero essere occultati i resti della giovane.
La 21enne è scomparsa il primo settembre 1992. Quel giorno aveva un appuntamento con il proprio padre spirituale al convento dei cappuccini di Ronta. Per il caso, archiviato e riaperto più di dieci volte, il 26 settembre è fissata un'udienza in tribunale a Forlì.