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Caso Garlasco, l’appello della madre di Stasi: “Mio figlio innocente, chi sa parli”

L’appello della madre di Alberto Stasi convinta dell’innocenza del figlio nonostante la condanna definitiva a 16 anni di carcere. “Se lo meritasse, credetemi, io sopporterei. Ma io sono certa che lui è innocente e sono anche certa che qualcuno sa la verità ma non la dice”, ha dichioarato Elisabetta Ligabò.
A cura di A. P.
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"Mio figlio è in carcere e io non ci dormo la notte, perché so che qualcuno sa la verità ma non la dice. La mia non è una speranza è una certezza". A parlare è Elisabetta Ligabò, la mamma a di Albero Stasi, l'unico condannato per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi avvenuto il 13 agosto del 2007 nella villetta della famiglia Poggi a Garlasco. Nonostante i vari gradi di giudizio e la condanna definitiva a 16 anni di reclusione stabilita dalla Corte di Cassazione nel dicembre dello scorso anno, la madre di Stasi non si arrende e continua a ribadire l'innocenza del figlio. Una certezza dimostrata non solo a parole ma con un appello pubblico a chiunque sappia qualcosa di farsi avanti e raccontare la verità sul delitto di Garlasco.

"Mio figlio Alberto è in carcere da otto mesi. E se lo meritasse, credetemi, io sopporterei. Ma io sono certa che lui è innocente e sono anche certa che qualcuno sa la verità ma non la dice" ha dichiarato Elisabetta Ligabò sulla rivista "Giallo", in un pezzo a firma di Albina Perri. "Per questo ho deciso di rompere il silenzio di questi lunghi anni e di rivolgermi direttamente a chi sta custodendo questo terribile segreto: parlate, vi prego” è l'accorato appello della madre di Stasi che aggiunge: "Io i rivolgo direttamente a voi, che sapete chi ha tolto la vita a Chiara. Io vi prego: so che avete paura, lo capisco, ma mettetevi una mano sulla coscienza. Alberto ha 33 anni ed è in prigione".

La madre di Stasi è pronta ad ascoltare ogni testimonianza che possa scagionare il figlio e per questo ha deciso anche di lasciare dei recapiti a cui chiunque può contattarla.  "Non vi chiedo di mettere a rischio la vostra vita. Non pretendo che siate coraggiosi: ci sono molti modi anonimi per farmi arrivare informazioni e notizie. Per questo voglio darvi una mail e un numero di telefono. La mail è aiutiamoalberto@yahoo.com, il numero è 333.2537691. Scrivetemi, chiamatemi. Non voglio sapere chi siete, voglio solo sapere quello che avete visto" ha spiegato la donna, ricordando: "Stando zitti non fate un torto solo a Chiara, che merita giustizia, ma distruggete un’altra persona, mio figlio, che non è ancora morto, ma che non ha più una vita"

Del resto Elisabetta Ligabò non ha nessun dubbio e spiega: "Nemmeno i giudici sono riusciti a dire per quale motivo mio figlio avrebbe ucciso Chiara. Stavano per andare qualche giorno in vacanza assieme, la sera prima avevano mangiato la pizza, erano giorni felici, lei lo incoraggiava, lui stava per laurearsi, aveva il futuro a portata di mano e nessun motivo per giocarsi la vita". "Se avessi anche solo un minimo dubbio, ve lo giuro, lo amerei lo stesso e allo stesso modo e non lo abbandonerei mai e poi mai, ma lo guarderei scontare la sua pena, in silenzio, perché sarebbe giusto così" ha assicurato Ligabò, concludendo: " Non vi nascondo che già sognavo di vedere Chiara sposa di mio figlio, madre dei miei nipotini. Figuriamoci se io non voglio che il responsabile paghi. Chi le ha tolto la vita deve scontare una lunga pena, per questo contattatemi e confidatemi la verità" .

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