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Covid 19

Caso Fabio Tuiach, il No Green pass positivo al Covid: era in malattia mentre protestava a Trieste

Fabio Tuiach, ex consigliere comunale, ex Lega e Forza Nuova e portuale, tra i protagonisti della protesta No Green pass di Trieste, risultato positivo al Covid, era già in malattia quando ha effettuato il test: da quel giorno era in piazza a protestare. Ma lui si è difeso: “Se sono stato in piazza, non l’ho fatto negli orari in cui avevo l’obbligo di restare a casa per le visite fiscali, sono stato quindi corretto”.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine da Facebook.
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La notizia ieri è circolata su tutti i giornali: Fabio Tuiach, ex consigliere comunale, ex Lega e Forza Nuova e portuale, tra i protagonisti della protesta No Green pass di Trieste, è positivo al Covid. "Sono stato sotto gli idranti della polizia. Alcuni medici che ho conosciuto durante la manifestazione e con cui pregavo il Rosario, mi hanno consigliato di prendere vitamine e antinfiammatori", ha scritto in un messaggio su Telegram per comunicare di essere contagiato, e insieme a lui anche la moglie. Nei giorni scorsi si è sottoposto a due test rapidi, che hanno dato esito positivo e ieri avrebbe dovuto ricevere la conferma del tampone molecolare, che dovrebbe arrivare nelle prossime ore. Ma, come scrive Il Corriere della Sera, Tuiach era già in malattia quando ha fatto il test.

Il quotidiano di via Solferino ha anche aggiunto che l'Agenzia del lavoro portuale di cui è dipendente ha presentato un esposto in Procura per le assenze dei suoi addetti. L’agenzia non ha ancora ricevuto una comunicazione ufficiale da lui per malattia da Covid-19, ma il lavoratore è tenuto a trasmetterla. A Trieste 47 portuali su 218 sono risultati assenti da quando il Green pass è obbligatorio sul posto di lavoro. Tuiach è in malattia da martedì 19 ottobre, giorno dal quale, come testimoniano i video circolati in rete, è sempre sceso in piazza per protestare. Ma lui ha spiegato sempre al Corriere della Sera che "ufficialmente ero in malattia. Se sono stato in piazza, non l’ho fatto negli orari in cui avevo l’obbligo di restare a casa per le visite fiscali, sono stato quindi corretto. Lunedì sera mi hanno riempito di botte e sono tornato a casa scosso dopo lo sgombero. Questo choc mi ha distrutto le difese immunitarie: ho 110 chili, quel gettito avrebbe ucciso una donna. Ho chiesto quindi al mio medico di mettermi in malattia, nonostante lui inizialmente mi avesse risposto che non poteva farlo perché tutti mi avevano visto in piazza ed ero finito su giornali e tv".

Al momento Tuiach, che ha manifestato tra i primi sintomi della malattia febbre alta e tosse, sta seguendo una cura a base di antinfiammatori e vitamine: "Io resto comunque contrario all'obbligo vaccinale, mi sembra una ingiustizia da dittatura. In porto lavoriamo con i turchi che non sono vaccinati. In Italia c’è il caos, il governo non pensa agli italiani. Ora ho io il Covid ma non ho paura. Un vero cattolico non ha paura. Non farò mai il vaccino", ha scritto sui social ribadendo che se ha preso il Covid è stato per colpa degli idranti della polizia che lo hanno bagnato durante la manifestazione a Trieste.

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