Caso Evan, ucciso di botte a due anni: chiesta la perizia psichiatrica per la mamma e il compagno
È stata rinviata a venerdì prossimo 8 ottobre l'udienza in corte d'Assise a Siracusa sul caso del piccolo Evan Lo Piccolo, il bimbo di un anno e mezzo morto all'ospedale di Modica, in Sicilia, il 17 agosto 2020 in seguito alle percosse ricevute in casa. Oggi in aula sono state avanzate le richieste istruttorie e depositate le liste dei testimoni. Inoltre, sia per Letizia Spatola, mamma 24enne di Evan, che per il compagno Salvatore Blanco, 30enne, entrambi accusati di omicidio e maltrattamenti sul bimbo, gli avvocati hanno chiesto nuovamente la perizia psichiatrica, dopo che era già stata rigettata. La corte si è ritirata e si è riservata di decidere tra 7 giorni, con appuntamento alle 11 per l'udienza a porte chiuse.
Proprio ieri, alla vigilia dell'inizio del processo, il papà di Evan, Stefano, aveva detto a Fanpage.it: "Vorrei che Letizia, la mamma di Evan rientri in carcere, perché non è possibile che dopo sei mesi lei sia agli arresti domiciliari e possa fare quello che vuole. Una persona che non fa niente per salvare un bambino di un anno e cinque mesi che le muore davanti agli occhi dovrebbe avere l'ergastolo, non si può neanche definire madre. Anche Salvatore deve scontare una pena grossa per quello che hanno fatto a mio figlio", chiedendo per il piccolo solo pace e giustizia.
La morte di Evan risale all'agosto del 2020. Subito dopo il decesso la polizia ha fermato un uomo: si trattava del convivente 30enne della madre del piccolo, che vive a Rosolini, in provincia di Siracusa. Il bimbo di appena un anno è deceduto all'ospedale Maggiore di Modica, in provincia di Ragusa, dove era arrivato in condizioni disperate, trasportato dall'ambulanza del 118 chiamata dalla madre: presentava lividi sul corpo. Secondo i magistrati di Siracusa, Evan sarebbe morto per via della polmonite conseguente alle botte inflitte dalla coppia nella casa di Rosolini nella quale si trovavano.