Caso Denis Bergamini, l’audio della testimonianza inedita: “Quella sera c’ero anch’io”
Denis Bergamini fu trovato cadavere sull'asfalto dell'autostrada A 106, all'altezza di Roseto Capospulico (Cosenza), la notte del 18 novembre 1989. Le indagini all'epoca conclusero che si fosse trattato di suicidio, a confermarlo due testimoni: Isabella Internò, l'ex fidanzata del giovane e Raffaele Pisano, il camionista che lo avrebbe investito accidentalmente. Oggi, a distanza di quasi trent'anni, quella morte rivela il suo vero volto: fu omicidio.
Lo dimostra la superperizia disposta nell'ambito della riapertura dell'inchiesta voluta dal procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla, secondo la quale Denis è morto per soffocamento e non per investimento. Il centrocampista del Cosenza era dunque già morto quando il camion si è fermato davanti al suo corpo e dunque, Isabella Internò e il Raffaele Pisano non dissero la verità quando dichiararono che il calciatore si era ‘tuffato' sotto il tir con l'intenzione di uccidersi. In tale direzione va anche una testimonianza inedita spuntata nel caso, ovvero la telefonata di un testimone alla sorella di Denis Bergamini, Donata.
Quella sera ero poco più che un ragazzo e mi trovavo per lavoro alla guida dietro il camion (che investì Denis Bergamini, ndr.)… Il camion frena improvvisamente e mi fermo anche io dietro di lui… Apro lo sportello e gli dico: "Ma che è successo?"… "‘Lui non c'era… io non l'ho visto, non l'ho colpito, era già per terra. Sulla piazzola c'erano tre persone, di cui una donna…. una ragazza che urlava disperata
Sulla scena, dunque, la testimonianza colloca tre persone al momento del ritrovamento del corpo: due uomini e una ragazza, che sappiamo essere Isabella Interò, oggi indagata per omicidio. L'identità degli altri due uomini, se tale testimonianza venisse confermata, potrebbe arricchire il registro degli indagati di altri due nomi.