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Processo sulla morte di Stefano Cucchi

Caso Cucchi: Arma, Difesa e ministro Salvini chiedono di costituirsi parte civile

L’Arma, il ministero della Difesa, Palazzo Chigi e il Viminale hanno presentato istanza di costituzione di parte civile nel processo che vede coinvolti otto carabinieri, accusati di depistaggio sul caso della morte di Stefano Cucchi. La sorella Ilaria: “Il fatto che l’Arma abbia chiesto di costituirsi parte civile è una fatto senza precedenti”.
A cura di Susanna Picone
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L'Arma dei carabinieri, il ministero della Difesa, Palazzo Chigi e il Viminale hanno presentato istanza di costituzione di parte civile nel corso dell'udienza preliminare di oggi a Roma che vede coinvolti otto carabinieri, tra cui anche ufficiali, accusati di depistaggio sul caso della morte di Stefano Cucchi, il geometra romano deceduto nel 2009 all’ospedale Sandro Pertini sei giorni dopo essere stato arrestato per droga e picchiato in caserma. Il Gup si è riservato di decidere. A presentare istanza è stata anche la famiglia di Stefano Cucchi, l'appuntato Riccardo Casamassima (che con le sue dichiarazioni fece riaprire il caso della morte di Stefano), gli agenti di polizia penitenziaria, il Sindacato dei Militari e Cittadinanzattiva. Il pm contesta agli imputati i reati di falso ideologico, omessa denuncia, favoreggiamento e calunnia in riferimento anzitutto a quelle condotte che portarono a modificare le due annotazioni di servizio, redatte dopo la morte del geometra romano e relative allo stato di salute del ragazzo quando, la notte tra il 15 e 16 ottobre 2009, a pestaggio avvenuto, venne portato alla caserma di Tor Sapienza.

A precisare che anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini diventa parte civile contro i carabinieri accusati di depistaggi è Ilaria Cucchi, che su Facebook scrive: “Il presidente del Consiglio Conte, il ministro della Difesa Trenta con il generale Nistri per l'Arma dei Carabinieri e il ministro dell'Interno Salvini si sono costituiti affianco a noi oggi parte civile nel processo contro i responsabili dei gravissimi depistaggi con parole durissime nei loro confronti chiedendone la condanna e il pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di 120mila euro”.

Ilaria Cucchi: "Momento di riavvicinamento tra cittadini e istituzioni" – Un commento all’iniziativa dell’Arma è arrivato subito dalla sorella di Stefano: “Il fatto che l'Arma abbia chiesto di costituirsi parte civile, nel procedimento che vede coinvolti otto carabinieri per i depistaggi sul caso della morte di mio fratello, è un fatto senza precedenti. La dedico a tutti coloro che continuano ad insinuare che la famiglia Cucchi è contro l'Arma e viceversa. Questo è un momento di riavvicinamento tra cittadini e istituzioni”. “In vicende come la nostra – ha aggiunto Ilaria Cucchi – troppe volte ho visto i sindacati di polizia intromettersi contro le nostre famiglie. In quest'aula per la prima volta un sindacato si è schierato al nostro fianco e non contro di noi. Questo lo dedico al signor Gianni Tonelli”. L'ex segretario generale del sindacato di polizia Sap e parlamentare della Lega denunciò Ilaria Cucchi per diffamazione.

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