Caso Cristina Golinucci, respinta la richiesta di archiviazione. Il gip: “Continuate ad indagare”
Il Giudice per le indagini preliminari di Forlì-Cesena ha respinto la richiesta di archiviazione del caso di Cristina Golinucci, la 21enne scomparsa da Cesena il 1 settembre 1992. La richiesta era stata formulata dalla dalla procura, ma il pm è stato invitato a sentire i testimoni e proseguire le indagini sulle circostanze emerse negli ultimi mesi.
Della donna non si sa più nulla da ormai oltre trent'anni. L'ultima volta è stata vista nel parcheggio del convento dei frati cappuccini di Cesena.
Il caso, con una indagine pdf omicidio a carico di ignoti, era stato riaperto in seguito ad una istanza presentata dagli avvocati di Marisa Degli Angeli, mamma della giovane, e cioè Barbara Iannuccelli e Nicodemo Gentile dell'Associazione Penelope dopo che – ha spiegato uno dei legali a Fanpage- "ho fatto analizzare l'audio dell'intercettazione in carcere tra Padre Lino e un uomo, dal professore Giampieri Benedetti, che è il perito fonico della strage di Bologna, un perito notissimo".
Il 3 ottobre, nonostante gli accertamenti delle forze dell'ordine compiuti "ad ampio raggio", nonostante l'acquisizione di una mole di atti e "gli sforzi profusi", la procuratrice capo Maria Teresa Cameli e la pm Laura Brunelli, hanno avanzato una nuova archiviazione, sottolineando che non era stato possibile arrivare all'identificazione degli autori del reato, considerato anche che "le lacune investigative pregresse sono difficilmente colmabili".
Il giudice ha quindi rimandato gli atti alla magistratura chiedendo di approfondire le indagini sull'esistenza di una possibile testimone oculare che avrebbe visto la giovane discutere con un uomo, nel parcheggio del convento dei Cappuccini, il pomeriggio in cui è scomparsa. Le sue parole erano state riferite agli investigatori da almeno 3 donne, sia nel 1992 che di recente, ma le loro testimonianze non sono mai state verbalizzate, o sono state sottratte dal fascicolo.