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Il caso di Chico Forti

Caso Chico Forti, Farnesina: “Avviati contatti per favorire il suo trasferimento in Italia”

Le ultime notizie sul caso Chico Forti: con una nota la Farnesina comunica che continua a perseguire con il massimo impegno ogni possibile canale “che possa condurre prima possibile a una soluzione di questa triste e difficile vicenda”. In questi giorni si stanno intrecciando dei contatti ad alto livello che dovrebbero portare a dei chiarimenti in grado di favorire il trasferimento in Italia dell’uomo condannato negli Usa per omicidio.
A cura di Susanna Picone
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Ci sono aggiornamenti sul caso di Chico Forti e arrivano con una nota della Farnesina secondo cui sono stati avviati contatti per favorire il suo trasferimento in Italia. Del caso Chico Forti – italiano detenuto dal 2000 negli Stati Uniti dove sta scontando una condanna all’ergastolo per un omicidio – si è tornati a parlare negli ultimi giorni in Italia nel corso della trasmissione televisiva Grande Fratello Vip. Anche le ultime notizie arrivate dalla Farnesina sono state comunicate in televisione. La Farnesina – recita la nota – continua a perseguire con il massimo impegno – in particolare attraverso l'Ambasciata a Washington – ogni possibile canale che possa condurre prima possibile ad una soluzione di questa triste e difficile vicenda. Proprio in questi giorni si stanno intrecciando dei contatti ad alto livello che dovrebbero portare a dei chiarimenti in grado di favorire il trasferimento in Italia di Chico”.

La svolta nel caso di Chico Forti sembrava a un passo nei mesi scorsi, dopo che il Governatore della Florida Ron DeSantis aveva firmato per il trasferimento di Chico, in Italia, in base alla Convenzione di Strasburgo 1983. Allo stesso tempo il ministro Luigi Di Maio aveva annunciato nel dicembre dello scorso anno il rientro imminente di Chico Forti nel nostro Paese. Di Maio aveva dato l’annuncio parlando di un "risultato estremamente importante che premia un lungo e paziente lavoro politico e diplomatico". Ma da quell’annuncio sono passati dieci mesi e la vera svolta nel caso non è ancora arrivata.

Enrico “Chico” Forti, oggi 62enne, ormai più di venti anni fa è stato condannato per omicidio e da allora è detenuto in Florida. Prima di diventare noto per i problemi con la giustizia Forti, originario di Trieste, era stato un noto velista e produttore televisivo. Dopo un incidente automobilistico si reinventò prima giornalista sportivo, poi produttore tv e organizzatore di eventi. Negli anni 90 il trasferimento negli Usa. Nel 1998 quindi venne accusato di aver ucciso Dale Pike, figlio dell'imprenditore australiano Tony, con il quale Forti era entrato in trattativa per acquistare il Pike Hotel di Ibiza. Nel 2000 la condanna: la giuria popolare chiamata a pronunciarsi sul caso lo ritenne colpevole dell’omicidio "oltre ogni ragionevole dubbio” nonostante le irregolarità nell’interrogatorio e dubbi su prove e movente. Forti venne quindi condannato all’ergastolo e rinchiuso presso il Dade Correctional Institution di Florida City vicino Miami. Dopo l'annuncio di Di Maio, lo scorso giugno il governo era intervenuto sul caso tramite il ministero della Giustizia. Negli anni sono state tante le battaglie, anche di personaggi dello spettacolo, portate avanti per chiedere la revisione del processo a la liberazione di Chico Forti.

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