Caso Andreea Rabciuc, cosa è stato scoperto nelle nuove ricerche della 27enne scomparsa a Jesi
A distanza di oltre un anno e tre mesi dalla sua scomparsa, questa mattina sono ricominciate le ricerche di Andreea Rabciuc, la 27enne scomparsa da Jesi nella notte tra l’11 e il 12 marzo scorso dopo aver partecipato a una festa con gli amici e l'ex fidanzato. In questo periodo le indagini sembrano essersi arenate e gli elementi in possesso degli inquirenti non hanno portato a nessuna svolta nel caso.
Oggi, 26 giugno, i Carabinieri locali insieme a una squadra dei Vigili del fuoco Volontari e alle Unità cinofile del gruppo di Bologna con il cane molecolare Bayla, hanno ripreso a setacciare le campagne e i ruderi nell’area attorno al luogo dove sarebbe stata vista l'ultima volta Andreea. Quella sera la giovane pare avesse litigato con l'ex fidanzato, Simone Gresti, al momento unico indagato per sequestro di persona e spaccio di stupefacenti.
Alle ricerche – che hanno spaziato nel territorio di quattro Comuni da Montecarotto, a Maiolati Spontini, Castelplanio e Poggio San Marcello – ha partecipato anche Georgeta, la mamma di Andreaa. La donna in occasione dell'anniversario della scomparsa aveva scritto una accorata lettera alla figlia manifestando preoccupazioni per la sua sorte.
Sembra che però nessuna traccia del passaggio di Andreea sia emersa oggi. I Carabinieri, che già avevano battuto quelle zone nei mesi scorsi con droni e con squadre di ricerche, non vogliono lasciare nulla di intentato. Le ricerche riprenderanno comunque nei prossimi giorni, sempre nelle stesse zone, con l'aiuto del cane Bayla, pastore tedesco femmina di 5 anni, coinvolto nelle ricerche di Saman Abbas.