Caso Alice Neri, carbonizzata in auto: in video il tunisino arrestato verso la macchina della donna
Mohamed Bedoui Gaaloul, il 29enne tunisino arrestato oggi in Francia e sospettato di aver avuto un ruolo nell'omicidio di Alice Neri – la mamma di 32 anni trovata morta in un'auto carbonizzata nelle campagne di Concordia – è stato ripreso dalle telecamere dello Smart Caffè mentre sembrava dirigersi verso l'auto della donna.
Sarebbe stato questo frame, di pochi secondi, a determinare l'iscrizione dell'uomo nel registro degli indagati la scorsa settimana. "Questa è stata la svolta", hanno infatti spiegato gli investigatori, aggiungendo che ci sono anche altri elementi da approfondire, mentre sul movente rimane ancora uno stretto riserbo.
Un altro degli elementi emersi è che il presunto assassino conosceva e frequentava il luogo dove è stato ritrovato il cadavere carbonizzato della 32enne, mentre sui rapporti tra i due occorre ancora fare chiarezza. "Non abbiamo allo stato elementi per affermare che l'indagato e la vittima si conoscessero", ha ammesso il procuratore di Modena, Luca Masini, aggiungendo che Mohamed Bedoui Gaaloul è gravemente indiziato di aver commesso il delitto e che per due volte l'uomo era sfuggito alla cattura.
"Il marito di Alice Neri e il suo amico quasi certamente innocenti"
La posizione del nordafricano verrà approfondita nei prossimi giorni. Nel frattempo gli investigatori hanno spiegato che il ruolo delle telecamere è stato determinante per le indagini e che all'inizio, solo come atto dovuto, per far accertamenti sui telefoni, sono stati iscritti nel registro degli indagati il marito e l'amico della vittima, ma oggi si può dire che "sono quasi certamente innocenti".
Entrambi infatti, secondo gli inquirenti, erano dove hanno riferito di essere la notte dell'omicidio: il marito a casa e l'amico di ritorno a San Possidonio dopo aver lasciato Alice allo ‘Smart caffè'. L'analisi dei filmati si è rivelata decisiva ed ha permesso di identificare tutti i presenti nel locale e anche l'arrivo nel bar, in sella a una bicicletta, del 29enne tunisino. L'uomo è arrivato verso le tre; 40 minuti dopo Alice ha lasciato il locale.
La bicicletta del 29enne, poi, resta sempre lì, e c'è un movimento – hanno spiegato gli inquirenti – da cui sembra che il tunisino vada verso l'automobile di Alice poco prima che parta. L'unica possibilità, quindi, è che se ne fosse andato sulla macchina della donna: circostanza sulla quale Mohamed Bedoui Gaaloul sarà chiamato a rispondere nei prossimi giorni.
Il tunisino, parlando con la Gazzetta di Modena, giorni fa, si è detto innocente e ha spiegato di aver chiesto ad Alice solo un passaggio in auto. Domani si terrà la convalida dell'arresto, in Francia, poi bisognerà aspettare i tempi della consegna all'Italia.