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Caso Aldrovandi, indagato Giovanardi per diffamazione

Iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Ferrara anche l’ex senatore di Fratelli d’Italia Alberto Balboni e il segretario nazionale del Coisp Franco Maccari. Tutti e tre erano stati denunciati da Patrizia Moretti, madre di Federico. “Quella macchia rossa dietro la testa non è sangue: è un cuscino” aveva detto Giovanardi.
A cura di Biagio Chiariello
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Il senatore del Pdl Carlo Giovanardi, l’ex senatore di Fratelli d’Italia Alberto Balboni e il segretario nazionale del Coisp Franco Maccari sono stati iscritti dalla procura di Ferrara nel registro degli indagati, in merito alle le dichiarazioni rilasciate a proposito delle foto che ritrae Federico Aldrovandi, il giovane pestato a morte da quattro poliziotti, disteso sul lettino dell'obitorio. L’ipotesi di reato è diffamazione. A sporgere denuncia era stato lo scorso marzo Patrizia Moretti, come aveva preannunciato lei stessa all’indomani del sit-in delle polemiche, quando scese in piazza per mostrare la foto del figlio ucciso ai sindacalisti del Coisp che manifestavano in favore dei poliziotti condannati.

In particolare, Balboni e Maccari sono stati chiamati in causa per quanto detto nel pomeriggio del 27 marzo a Palazzo Roverella, a Ferrara, nel dibattito che ha preceduto il congresso regionale del sindacato di polizia che aveva organizzato la manifestazione. Maccari accusa la “stampa vigliacca e penosa  che ha pubblicato cose ignobili, compreso il non voler prendere atto che la foto di stamattina (appunto, quella di Federico Aldrovandi mostrata dalla signora Moretti durante il sit-in, ndr) non è stata ammessa in tribunale perché non veritiera”. A Balboni invece viene contestata l’affermazione secondo cui “la foto non corrisponde alla verità, è stata usata dal Manifesto (ma, in realtà, si trattava di Liberazione, ndr) per una campagna di disinformazione ma è una falsificazione della realtà”.

Terza querela per Giovanardi. Era il 29 marzo e il senatore del Pdl, intervenendo al programma radiofonico “La zanzara “ su Radio24, sosteneva che “quella foto che ha fatto vedere la madre è una foto terribile, ma quella macchia rossa dietro è un cuscino. Gli avevano appoggiato la testa su un cuscino. Non è sangue, ma neanche la madre ha detto che è sangue e neanche lo può dire, perché non è così”.

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