Caso Aldrovandi, il segretario del SAP: “Ho applaudito convintamente”
"E' un delitto solidarizzare con colleghi che consideriamo innocenti? Ero al congresso e ho applaudito convintamente i miei colleghi condannati ingiustamente". A dirlo, nel giorno della rabbia e dello sgomento, è stato Gianni Toneli, segretario del Sap, sindacato autonomo di polizia finito ieri sera al centro di uno scandalo per l'ovazione dedicata – durante il congresso di Rimini – ai quattro agenti di polizia che hanno ucciso il 18enne Federico Aldrovandi. Il gesto ha suscitato shock in larga parte della società civile italiana e – seppur tardivamente – innescato un moto di solidarietà anche dalle istituzioni. Matteo Renzi ha chiamato la madre di Aldrovandi. Poco dopo ha telefonato anche Alessandro Pansa, che pure era presente al congresso del Sap. Il Capo della Polizia ha espresso "vicinanza e solidarietà" a Patrizia Moretti ed ha assicurato che la incontrerà molto presto, definendo quanto accaduto "vergognoso".
Dal canto suo però il segretario del Sap non arretra di un passo: il sindacato considera la sentenza di condanna ai poliziotti a tre anni e sei mesi (dei quali tre anni cancellati con l'indulto) fortemente ingiusta: "Si tratta di un errore giudiziario. Di fronte al dolore della madre non abbiamo nulla da eccepire ma non possiamo confondere verità con pietismo. Tutti i giorni muoiono giovani sulle strade, ma non diamo la colpa alle strade". E attacca: "C'è più di un ragionevole sospetto: le cause della morte di Aldrovandi sono altre". La reazione di Alfano – ministro degli interni – non si è fatta attendere: "E' un gesto gravissimo e inaccettabile e ancor più grave e inaccettabile perchè compiuto da uomini che con la loro divisa rappresentano lo Stato. E non possono disconoscere il senso di una sentenza passata in giudicato", ha detto, revocando anche l'incontro già fissato per la prossima settimana proprio con il Sap.
Il viceministro degli Interni Filippo Bubbico, intervenuto stamattina ad Agorà, ha detto: "Gli applausi di ieri sono un oltraggio, prima ancora che a Federico Aldrovandi e alla sua famiglia, sono un oltraggio al sacrificio dei poliziotti e le forze di polizia non devono essere strumentalizzati come è successo ieri".