Casi Covid in aumento, Pregliasco: “Entro novembre 90mila contagi al giorno, ma è un’onda attesa”
"La risalita dei contagi Covid a cui stiamo assistendo era attesa. Ci sono le nuove varianti, le temperature si sono abbassate e sono state riaperte le scuole".
Commenta così a Fanpage.it i dati dell'ultimo monitoraggio settimanale della Cabina di Regia Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università di Milano.
I dati pubblicati questa mattina indicano che c'è un aumento dei nuovi casi, che coincide anche con un balzo dell'incidenza, che in una settimana raggiunge quota 325 ogni 100mila abitanti da 215 registrata nel monitoraggio della scorsa. In salita anche l'indice di trasmissibilità Rt che passa da 0,91 a 1.
Ma per Pregliasco si tratta di una situazione già prevista.
Ed anzi, dovremmo aspettarci numeri ancora più alti di quelli attuali. "I modelli matematici – ha sottolineato Pregliasco – ci dicono che ci sarà una crescita a 50 giorni, con valori che arriveranno a 90mila casi al giorno entro novembre. È auspicabile che si tratti di un'onda e non di una ondata, dovuta alle nuove varianti, alle condizioni meteo e alla riapertura delle scuole. Dunque, la curva crescerà ancora nell'arco dei prossimi due mesi".
Ma, nonostante i casi Covid in aumento, da domani non sarà più obbligatorio l'uso della mascherina sui mezzi pubblici.
"Meno male che negli ospedali e nelle Rsa è stato prorogato, ma in fin dei conti ce lo siamo guadagnato questo provvedimento – ha detto ancora Pregliasco -. Gestiamolo sapendo però che potrebbe esserci l'esigenza di avere delle ulteriori stringenze in futuro se ce ne dovesse essere bisogno. È una nuova normalità, ma cerchiamo di mantenere l'uso delle mascherine in situazioni di rischio particolari".
Fondamentale, per capire come andranno i prossimi mesi, sarà la vaccinazione dei soggetti fragili. "La vera differenza questo inverno la farà la quantità di persone fragili che si vaccineranno – ha concluso Pregliasco -. Il vaccino non sarà più obbligatorio, per il Green pass per intenderci, ma mi auguro che si andrà verso una pianificazione della vaccinazione come l'influenza come target. Si può fare dai 12 anni in poi, ma è indispensabile per chi è a rischio fare il richiamo, dal momento che la protezione si riduce dopo 4/6 mesi".