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Casi Covid in aumento, Ilaria Capua: “Aprire finestre a scuola, portare mascherine con sé e fare tamponi”

I nuovi casi Covid sono in crescita di quasi il 10% rispetto alla settimana precedente. I consigli di Ilaria Capua: “È importante essere accorti e fare i tamponi. Essere consapevoli e non portare in giro l’infezione è un esercizio di responsabilità civile”
A cura di Biagio Chiariello
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“Non voglio convincervi che bisogna rimettere le mascherine, ma a portarsele dietro sì". A dirlo è la virologa Ilaria Capua in un'intervista al Corriere della Sera. "Possono capitare situazioni imbarazzanti nelle quali si è seduti vicino a persone che tossiscono o mostrano sintomi di una infezione respiratoria, per esempio in treno o in aereo oppure in altri luoghi chiusi e affollati. E così non ci mangiamo le mani per non avere portato con noi una protezione” aggiunge l'esperta.

Le sue parole arrivano nel giorno in cui il nuovo bollettino Covid ci dice che i nuovi casi crescono in Italia: nell’ultima settimana sono stati 60.556 gli italiani colpiti dall’infezione, con un’incidenza di 103 casi ogni 100 mila abitanti, in crescita di quasi il 10% rispetto alla settimana precedente, quando si attestava a 94 casi ogni 100 mila. Cresce anche l’indice di trasmissibilità (Rt) passato da 0,80 della scorsa settimana a 0,96 di quella attuale; l’indice rimane comunque sotto la soglia epidemica.

La Capua dà "un consiglio semplice, visto che ahimè questo inverno sarà probabilmente il più caldo mai registrato: apriamo le finestre per piacere. Basta poco — anche aprirle 4 dita per permettere all’aria di muoversi e soprattutto di ricambiarsi. Questo vale non solo per i raduni e le libagioni natalizie ma ovunque. A scuola, in palestra, in ufficio ma anche in auto quando si viaggia con persone che non appartengono al nucleo familiare”, ha aggiunto.

E ancora: “Farsi un tampone, e conoscere la causa di quell’infezione, è importante per chi si ammala e deve essere una informazione disponibile al medico di famiglia che lo inserirà nella storia clinica del paziente. Inoltre, essere consapevoli e non portare in giro l’infezione è un esercizio di responsabilità civile che conosciamo: mi sembrerebbe del tutto inopportuno dimenticarsene proprio adesso”, conclude la virologa nell'intervista.

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