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News sui carabinieri arrestati a Piacenza

Caserma Levante di Piacenza, pene ridotte in appello per 5 carabinieri

Pene ridotte, ma sono stati tutti condannati anche in appello i cinque carabinieri di Piacenza coinvolti nell’inchiesta della caserma Levante.
A cura di Susanna Picone
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Pene ridotte per i carabinieri della stazione Levante di Piacenza arrestati nel 2020 e processati con il rito abbreviato. Dopo dieci ore di camera di consiglio è arrivata oggi la sentenza di secondo grado per il processo che vede imputati cinque carabinieri della caserma Levante arrestati il 22 luglio 2020 e già condannati in primo grado a Piacenza nel processo celebrato in rito abbreviato.

L'appuntato Giuseppe Montella, considerato il leader del gruppo, è stato condannato a dieci anni in appello, in primo grado aveva avuto due anni in più. La pena per Salvatore Cappellano è passata da otto anni a sei anni e quattro mesi; per Giacomo Falanga sei anni, per il comandante di stazione Marco Orlando, con il riconoscimento delle attenuanti generiche, la pena è passata in appello da quattro anni a un anno, otto mesi e 20 giorni.

E ancora, Daniele Spagnolo da che era stato condannato in primo grado a tre anni e quattro mesi ha avuto adesso un anno e due mesi. Per questi ultimi due è stata decisa anche la sospensione condizionale. Daniele Spagnolo era l'unico per cui la Procura generale con il pg Nicola Proto aveva chiesto una riduzione della pena.

La Corte ha anche diminuito la provvisionale al ministero della Difesa, in diecimila euro e quella a Nsc e Pdm, in duemila euro.

La caserma Levante di Piacenza nel luglio del 2020 venne chiusa dopo che emersero diversi reati commessi dai militari. Gli indagati devono rispondere di traffico e spaccio di stupefacenti, ricettazione, estorsione, arresto illegale, tortura, lesioni personali, peculato, abuso d’ufficio e falso ideologico.

L’indagine, che fece luce su mesi di illegalità, riguardava in totale 23 persone e l’intera caserma fu messa sotto sequestro, per la prima volta in Italia.

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