CasaPound e la rete anti-fascista in piazza a Napoli, divisi contro le banche
CasaPound a Napoli, nessuno scontro con la rete anti-fascista
In piazza 4 mila militanti di estrema destra e 1500 attivisti anti-fascisti
Non c'è stato il paventato scontro tra i fascisti di CasaPound e la rete anti-fascista di Napoli nel caldo sabato del raduno. Piazza Carlo III e piazza Cavour blindatissime per evitare il contatto tra i due gruppi e qualche tafferuglio con il lancio di petardi soltanto tra gli attivisti di sinistri contro la polizia. In mattinata si erano registrate tensioni, con il ferimento di tre militanti di estrema destra durante il sequestro di un camioncino da parte delle forze dell'ordine, sul quale sono stati rinvenuti bastoni e sampietrini. La giornata è trascorsa tranquilla, con un improvvisato corto circolare in piazza per CasaPound e qualche centinaio di metri percorsi dagli attivisti della rete anti-fascista. I cortei erano stati vietati per motivi di ordine pubblico.
L'ufficio stampa di CasaPound ha reso noto che 4 mila attivisti sono giunti nel capoluogo campano da tutta Italia, motivo del raduno un protesta contro il governo Monti e il potere finanziario delle banche. Stessi motivi alla base delle proteste della sinistra napoletana, ravvivata anche dalla rivendicazione del titolo di “città medaglia d'oro per l'anti-fascismo” conseguito da Napoli a seguito delle Quattro Giornate che videro la liberazione dal nazi-fascismo.
1500 gli anti-fascisti radunati in piazza Cavour, composto dagli studenti universitari, i precari della scuola, i disoccupati organizzati e il collettivo degli operatori sociali. Al coro di “Bella ciao” hanno protestato contro la presenza di un gruppo dichiaratamente “fascista”, nonostante il reato di apologia del fascismo previsto dalla nostra Costituzione.
Luigi de Magistris sulla manifestazione di CasaPound a Napoli
Napoli è una città medaglia d'oro per la resistenza: "Io sto con gli antifascisti" – Così il sindaco di Napoli