Casale Monferrato: uccide il marito con 30 coltellate, poi esce con gli amici
Trenta a coltellate e poi la chiamata alla polizia: "Venite, ho ucciso mio marito". Così Luca Meloni, 43 anni, in carcere con l'accusa di omicidio, si è consegnato alle forze dell'ordine dopo aver assassinato a coltellate l'uomo con cui tre anni prima si era unito civilmente. La vittima, Fabio Spiga, 43 anni, è stata ritrovata in un lago di sangue nell'appartamento della coppia in via Caccia, a Monferrato. È accaduto lunedì, secondo una prima ricostruzione dei fatti, al culmine di un litigio per motivi economici e passionali. Il corpo della vittima è stato trovato in un lago di sangue in camera da letto.
Debiti e gelosia avrebbero fatto discutere Luca e Fabio che, secondo amici e conoscenti, non avevano mai dato l'impressione di avere problemi. Sarà compito degli inquirenti stabilire in quale scenario sia maturato il delitto, tuttavia, nell'indagine coordinata dal magistrato Davide Pretti, in forza alla procura di Vercelli, c'è almeno un punto fermo: Luca Meloni ha cercato di depistare le indagini. Ai colleghi del marito aveva infatti parlato di un malore, un infarto che avrebbe tenuto Fabio lontano dal lavoro. "Ma tornerà giovedì", aveva assicurato. Un comportamento che dagli inquirenti è stato letto come un tentativo di ritardare la scoperta del delitto, sebbene poi sia stato lo stesso Meloni, all'alba e dopo una notte trascorsa in casa di un amico, a chiamare il numero di emergenza del commissariato di Casale Monferrato, per denunciarsi. Nel carcere di Vercelli, il 43enne ha infatti ammesso le proprie responsabilità.
Scioccati e addolorati gli amici della coppia, che non avevano sentore dei conflitti tra i due. Secondo la ricostruzione degli investigatori, dopo una prima discussione, la sera del delitto, Luca Meloni era uscito di casa per bere qualcosa in un bar con alcuni amici. Al suo rientro, intorno alle 22, la lite era ripresa, fino alle coltellate che hanno lasciato esanime Fabio Spiga. La vittima era dipendente del supermercato ‘Eurospin' di Casale, dove era diventato responsabile delle vendite. Originario di Recco (Genova) aveva studiato arte e aveva lavorato un anno in Inghilterra, dove aveva imparato l'inglese. Amici e conoscenti lo descrivono come una persona affabile, serena."Voglio ricordarti così Fabietto, spensierato e sorridente" scrive su Facebook G. R. condividendo una foto con gli ex compagni di scuola. Tanti i messaggi di cordoglio e affetto sulla pagina Facebook.