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Casa distrutta da 12 ragazzi con danni per 130mila euro: “Le famiglie hanno offerto molto meno”

A Fanpage.it Giovanni Dies, legale della famiglia Roncati-Tamburini, ha raccontato la posizione dei proprietari della casa devastata da un gruppo di minorenni di Canazei, in Trentino. “Vicenda davvero incredibile, stiamo cercando un accordo. Per me tutti responsabili”, ha detto l’avvocato.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio.
Immagine di repertorio.

"Qui la situazione è veramente incredibile, questi ragazzi hanno devastato una casa in più occasioni con atti vandalici. È davvero una tristezza scoprire che anche in Trentino succedano queste cose e ci sia questo degrado sociale e sia arrivi a cose del genere". A dirlo a Fanpage.it è Giovanni Dies, il legale della famiglia Roncati-Tamburini, proprietaria della casa distrutta da un gruppo di minori a Canazei.

I 12 ragazzi, tutti di età compresa tra i 14 e i 16 anni, sarebbero entrati a più riprese nell'abitazione tra il 2020 e il 2021e avrebbero provocato danni per 130mila euro. Ora sono accusati in concorso di danneggiamento e invasione di terreni ed edifici, rischiano una pena detentiva da 6 mesi a 3 anni.

"Ho rapporto con i colleghi (che difendono i ragazzi, ndr), in particolare con l'avvocato Frizzi, e stiamo verificando se vi sia la possibilità di trovare un accordo in ordine del risarcimento del danno", ha spiegato l'avvocato Dies. "La trattativa è in corso e spero si concluda in modo positivo, anche se i danni sono davvero considerevoli e non tutte le parti sono disponibili a risarcirli tutti. La mia richiesta, preventivi alla mano, è di circa 130mila euro. Ma le famiglie hanno offerto molto meno".

Dies ha anche raccontato cosa hanno provato i suoi assistiti di fronte alla devastazione provocata dai 12 ragazzi. "Il signor Roncati, che nel frattempo è deceduto, ci era rimasto malissimo all'epoca, si era sentito offeso nell'intimo. Aveva anche somatizzato l'invasione della sua casa", ha detto il legale.

"Per lui era stata una cosa davvero improvvisa e imprevedibile, tant'è che non se l'era sentita di andare a controllare la casa, ma aveva delegato una parente a seguire la vicenda. Noi stiamo cercando di risolvere questa cosa e andare avanti, però si tratta di una vicenda davvero triste, incredibile".

L'avvocato ha poi parlato della linea che stanno seguendo i legali dei minorenni coinvolti. "La difesa dei ragazzi sostiene che avrò difficoltà a dimostrare chi abbia rotto cosa. Gli episodi di intromissione sono più di uno e non tutti hanno sempre partecipato, andavano a turno. Secondo loro, l'onere di differenziare i singoli episodi e i singoli danni", ha spiegato.

"Ma io ho una visione diversa, ritengo che siano tutti responsabili. Ognuno ora si difende differenziando la propria posizione, ma per me tutto questo non regge. Nel momento in cui si va tutti insieme, tutti rispondono dei danni che hanno arrecato", conclude il legale.

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