Casa di riposo lager a Vercelli, operatrice detenuta ingiustamente per 3 giorni
![Immagine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/2016/02/maltrattamenti-anziani-vercelli-640.jpg)
Per tre giorni è rimasta agli arresti domiciliari e il suo nome è stato associato ai responsabili dei maltrattamenti accertati nella casa di riposo “La Consolata” di Borgo D’Ale, in provincia di Vercelli, ma in realtà lei era totalmente estranea ai fatti. E perciò Barbara Ciadamidaro, una delle operatrici della clinica piemontese, è stata scarcerata. Era stata arrestata il 19 febbraio scorso insieme ad altre 17 persone. A quanto pare l’operatrice era finita nell’inchiesta per errore: dall’interrogatorio sarebbe emersa infatti la sua totale estraneità alle accuse e perciò la misura cautelare nei suoi confronti è stata revocata. La polizia sta ricontrollando tutti i video registrati e ha diffuso una nota: “Si comunica che la signora Ciadamidaro Barbara, che è stata posta agli arresti domiciliari in data 19 febbraio 2016 in ordine all’operazione tenutasi presso ‘La Consolata' di Borgo d’Ale, alla luce dell’interrogatorio di garanzia tenutosi in data 22 febbraio 2016, per un errore relativo alla sua identificazione è risultata totalmente estranea ai fatti. Pertanto si è posto rimedio revocando la misura in atto”.
All’appello manca ancora un arrestato – Ora la donna farà ricorso e richiederà i danni per ingiusta detenzione. All’appello mancherebbe però una persona che sarebbe ancora libera: uno scambio di persona nel riconoscimento che di fatto avrebbe portato all’arresto dell’operatrice poi risultata estranea alla vicenda. Intanto, tutti gli altri arrestati – 17 persone – continua a tacere.