Casa di cura lager a Sanremo, torna in libertà l’ex direttrice Rosalba Nasi (VIDEO)
Sanremo, casa di cura lager: in libertà l'ex direttrice Rosalba Nasi
Botte e insulti su anziani indifesi, ritrovati in condizioni igienico-sanitarie precarie e lasciati a se stessi, senza cure né alimenti. In carcere sei infermieri della struttura
Nel mese di gennaio, vi parlammo della drammatica vicenda della casa di cura ‘Fondazione Borea e Massa’ in cui anziani malati e indifesi subivano violenze e soprusi da parte del personale addetto all’assistenza dei pazienti. Gli infermieri, infatti, invece di svolgere il proprio ruolo, picchiavano con cattiveria inaudita i malcapitati ricoverati della struttura, che potevano fare ben poco per difendersi. Molti, infatti, erano i vecchietti affetti da patologie di diversa natura, che non consentivano loro di poter opporre resistenza a tanta ingiustificata ferocia. Gli anziani che alloggiavano nella struttura, inoltre, sono stati ritrovati in condizioni igieniche precarie: alcuni addirittura erano legati al letto e denutriti. Le immagini forti del video che abbiamo allegato a questo articolo dimostrano la brutalità dei gesti degli assistenti che si approfittavano della debolezza di nonne e nonni per sfogare su di loro rabbia e frustrazione.
La casa di cura di Sanremo è stata al centro delle indagini della Guardia di Finanza che, dopo un’attenta analisi del caso ha ritenuto doveroso agire, prima che “scappasse il morto”, arrestando sette persone, tra le quali ci sono Elzbieta Ribakowska e Cristina Ciobanu, di 51 e 37 anni, polacca e romena residenti a Sanremo, Assunta Mecca 52enne di Taggia, Ihor Telpo, Silvano Fagian e Daniele Antonio Raschellà. Nell’operazione Acheronte, mediante la quale la drammatica vicenda è emersa, fu coinvolta anche Rosalba Nasi, ex direttrice della casa di riposo Borea, che fu posta agli arresti domiciliari. La donna, moglie del senatore Pdl Gabriele Boscetto, è ritornata in libertà, in quanto il gip Maria Grazia Leopardi ha accolto la richiesta dell’avvocato difensore della donna, Alessandro Mager e ha firmato oggi il provvedimento che la rende libera a tutti gli effetti. La Nasi, però, resta indagata in merito agli abusi della casa di riposo, poiché, secondo gli inquirenti, sapeva ciò che accadeva regolarmente tra le mura dell’ospizio e, ciononostante, di non aver mai esposto denuncia alle autorità.
La donna, però, ha negato qualsiasi eventuale consapevolezza sugli orrori della casa di cura: la Nasi è stata ascoltata due volte, la prima il 25 gennaio per l’interrogatorio e successivamente il 17 febbraio, dietro richiesta dell’avvocato Mager. Gli inquirenti, però, avrebbero raccolto delle intercettazioni compromettenti per l’ex amministratrice, nelle quali la donna pronuncia delle frasi che farebbero emergere la volontà di tacere, nonostante fosse a conoscenza di quanto accadesse nella ‘casa di cura lager’.